Bisessuali, omosessuali o eterosessuali: si nasce o si diventa? [Era: bisessuali...]

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!NeveCheVola!
00lunedì 2 luglio 2007 15:34
Re:

Scritto da: coccole2000bsx 30/06/2007 6.25
Ok, ci sono opinioni diverse: c' è chi pensa che essere omosessuali sia una cosa genetica, che non si sceglie. E c' è chi invece (io tra questi) pensa che sia una cosa che rientra nella sfera della "libertà di scelta".
Domanda (già fatta, ma nessuno mi ha risposto): perchè, se essere omosessuali è una cosa genetica che non si sceglie, se ne dovrebbe essere orgogliosi? Come si può essere orgogliosi di qualcosa che non si sceglie?



[SM=x1248814]

Vorrei innanzitutto chiarire che NON e' sicuro che l'orientamento sessuale sia genetico: tutto è ancora allo studio sebbene alcuni scienziati abbiano reperito un neurone particolare che pare porti a distinguere l'omosessuale dall'etero (ora non ricordo con precisione la questione, dovrei andare a riprendere l'articolo).
L'orgoglio nasce dal decidere, magari dopo anni di sofferenza e di vergogna, che appunto non c'è assolutamente nulla di cui vergognarsi ma anzi andare orgogliosi di quello che si è. Per capire da dove nasca l'orgoglio gay basta semplicemente andare a rivedere la storia partendo dagli avvenimenti di Stonewall, dove i gay si ribellarono al grido "usciamo dall'armadio".
Io ho percepito questo orgoglio quando con AresV abbiamo partecipato al Pride che è stato prima di tutto un momento collettivo molto forte, ma soprattutto ho sentito sulla mia pelle cosa significa andare in giro a testa alta orgogliosi di essere delle persone che non devono più nascondersi, orgogliose di avere il coraggio di affrontare gli sberleffi e le ingiustizie che molti subiscono tutti i giorni, e il coraggio di alzare la testa e pretendere dei diritti che agli etero vengono dati automaticamente e per i quali non devono affatto combattere.
Questo è l'orgoglio.
crazyshock
00giovedì 5 luglio 2007 00:12
allora..alla domanda di Coccole risponderei.. anche gli italiani sono orgogliosi di essere italiani (diciamo la maggior parte, e se volete contraddirmi allora prendiamo in esame i mondiali)..non lo si sceglie dove vivere eppure quando nasci in un paese poi ti coinvolge e ti prende e.. va beh.. lo so..non so scrivere.. (periodo di troppa scrittura)però spero abbiate capito il senso..
in ogni caso..non possiamo arrivare ad un accordo.. secondo me non è solo il sociale che mette paletti o pressioni, non è solo un gene, non è solo la scelta di ciò che si vuole essere o apparire (vedi anche le mode), ma molto probabilmente sono vari fattori che portano ad essere in un determinato modo.. forse se mio padre non fosse mai morto io le donne non le avrei mai guardate..chi lo sa..
per cui secondo il mio modestissimo parere chiedersi se nascere o diventare o scegliere un oriamento sia una domanda a cui si può trovare una risposta io dico che non ci può essere una risposta univoca e che "la vistù sta nel mezzo"! [SM=x1248837]
CignoNero75
00lunedì 23 luglio 2007 16:21

Scritto da: crazyshock 21/06/2007 15.21


non è la natura ad imporre..non è una questione di "la natura mi ha fatto così".. solo che come la natura ci ha messo al mondo con due gambe e due occhi (è un imposizione anche quella?) ci da anche un certo percorso di partenza.. di solito segue il percorso dell'adattamento all'ambiente..

non dedurre che la bisessualità transessualità ecc non esista.. non è questo che voglio dire..
in realtà esiste l'eterosessualità?
solo l'uomo e la pecora (pare) hanno dei rapporti omosessuali di lunga durata e li considerano coppi a tutti gli effetti.. gli altri animali non si pongono il problema..loro fanno e mentre il rapporto etero serve per procreare, quello omo serve per rinforzare legami all'interno del gruppo..e quindi fanno un pò quello che vogliono..

cosa puoi dedurre da questo..che nascere o diventare non ha importanza..perchè nella vita possiamo partire mancini (perchè così magari madre natura ci ha portati ad essere) ma l'imposizione sociale ci ha fatto imparare ad usare la destra..e a volte poi diventiamo destrorsi a tutti gli effetti, a volte no..
oppure ci fratturiamo una mano e dobbiamo usare l'altra e diventiamo ambidestri.. questi sono fattori che ti fanno cambiare..
non si può mai escludere la società e la cultura (e nemmeno il "destino") da nessun comportamento umano.. o almeno di questo io sono una forte sostenitrice.. poi magari mi sbaglio..



Eliminate per un momento il discorso orientamento sessuale, e rispondetemi indipendentemente dal vostro:
quando amate qualcuno è perchè scegliete di amare quel qualcuno, o perchè semplicemente capita?
AresV
00lunedì 23 luglio 2007 17:57
Re:

Scritto da: CignoNero75 23/07/2007 16.21
quando amate qualcuno è perchè scegliete di amare quel qualcuno, o perchè semplicemente capita?



secondo me si parte già inconsciamente con un pensiero di ciò che potrebbe renderci felici al punto da amare follemente,poi la seconda fase è l'incontro,cioè si viene a contatto con una persona che rispecchia quei pensieri,e li scattano molte cose,emozionali chimiche etc...diciamo che si sceglie inconsciamente l'amore che si vuole incontrare [SM=g27823]

crazyshock
00martedì 24 luglio 2007 11:58
Re:

Scritto da: CignoNero75 23/07/2007 16.21


Eliminate per un momento il discorso orientamento sessuale, e rispondetemi indipendentemente dal vostro:
quando amate qualcuno è perchè scegliete di amare quel qualcuno, o perchè semplicemente capita?



ma si puo' scegliere di amare?
credo che ogni essere umano venga attratto da un certo ideale..altrimenti non sbaglieremmo sempre allo stesso modo..quindi inconsciamente sciegliamo e consciamente capita..
AresV
00martedì 24 luglio 2007 14:28
Re: Re:

Scritto da: crazyshock 24/07/2007 11.58


ma si puo' scegliere di amare?
credo che ogni essere umano venga attratto da un certo ideale..altrimenti non sbaglieremmo sempre allo stesso modo..quindi inconsciamente sciegliamo e consciamente capita..



più o meno quello che ho scritto io.comunque concordo con te..
MinakoLover
00martedì 24 luglio 2007 23:38
beh è una alchimia e tutto viene scelto dal caso non siamo noi ma le sensazioni che si provano in quel momento che quando si concretizzano ci fanno capire cosa desideriamo ;)
gerryff
00mercoledì 25 luglio 2007 08:11
Re:

Scritto da: CignoNero75 23/07/2007 16.21

quando amate qualcuno è perchè scegliete di amare quel qualcuno, o perchè semplicemente capita?

Io rispondo per le mie esperienze, nonmi e' capitato di scegliere di amare, e' una cosa che mi è capitata, cominciando comeuna semplice amicizia oppure come una semplice attrazione per poi crescere gradualmente fino ad accorgerti quasi improvvisamente che una certa persona era diventata importantissima per te. Se avessi potuto scegliere chi amare misarei evitato un sacco di delusioni. L'ultima persona che ho amato, infatti, sapevo benissimo che non mi voleva e che in piu' non era la persona giusta per me, nel senso che avevamo idee, opinioni, stili di vita, gusti etc.... completamente all'opposto, eppure il mio cuore non cessava di desiderarla. Sono stato comunque talmente forte da riuscire a spegnere ogni desiderio, seppure con una gran fatica.

[Modificato da gerryff 25/07/2007 8.14]

kiaroz
00giovedì 26 luglio 2007 12:54
Domandona difficile...
Secondo me capita, ma poi sta a noi decidere se lasciar crescere il sentimento o soffocarlo... e questo dipende fondamentalmente dal carattere di una persona e dal suo livello di razionalità: se si lascia guidare dagli eventi e dalle emozioni o se cerca di controllarli...
grifonedoro84
00domenica 10 febbraio 2008 12:37
sullo "scegliere"
Ciao!
Ho spolverato questo vecchio topic perchè l'ho trovato interessante e soprattutto perchè vorrei dire anche io la mia posizione. Premetto che preferirei non avere toni di risposta come alcuni letti addietro perchè davvero ho trovato TUTTE le vostre posizioni POSSIBILI e pertinenti, tuttavia ognuno ha la sua visione personale.

Partiamo dal presupposto freudiano assodato che siamo tutti in una certa misura affetti da un lato etero e omosessuale. Da questi possiamo escludere la piccola percentuale di persone biologicamente esclusivamente eterosessuali o esclusivamente omosessuali.

E ora invece parlo di ciò che mi riguarda, soprattutto sulla questione della "scelta".

Io ho sempre avuto rapporti eterosessuali e in particolare in 2 storie importanti in modo del tutto appagante, oserei dire meraviglioso. Anzi oso: meraviglioso!
Allo stesso tempo mi è accaduto, in alcuni periodi per niente, in alcuni periodi di più, di avere fantasie o sogno omosessuali o di guardare materiale erotico omosessuale, che non ho mai messo in atto, soprattutto nell'importante periodo dell'adolescenza.
Quindi direi che in un certo modo ho "SCELTO" un orientamento sessuale etero, e la scelta si è rivelata buona per tutto quello che mi ha dato.
Ora ho 24 anni e mi guardo indietro e quello che mi dico è: è vero, ho SCELTO di avere solo rapporti etero, e l'ho fatto in modo del tutto spontaneo e non guidato. Ora riguardando indietro, siamo sicuri che si è trattata di una vera e propria scelta dettata da libero arbitrio? Ho avuto advance da uomini ma non ho mai sentito il bisogno impellente di accettarle...per quanto, visto che sono credo un bel ragazzo, fossero state richieste molto insistenti di qualcuno che si era preso una bella cotta per me. Sono perfino stato qualche volta in una discoteca gay e nonostante nella mia mente sia sempre vagata la fantasia omo....nella realtà proprio non ne ho sentito il bisogno.

Ora che sono single e un po' più adulto mi sono posto vari interrogativi e la conclusione è che probabilmente se avessi avuto realmente bisogno di un concreto rapporto omosessuale, soprattutto nei periodi di travolgimento ormonale e di maggiore trasgressione ne avrei avuti. Li avrei cercati....

Quindi se da una parte l'orientamento sessuale è una scelta, c'è anche da dire che la scelta consapevole e razionale è guidata dal nostro biologicissimo cervello.
kiaroz
00lunedì 11 febbraio 2008 17:26
Re: sullo "scegliere"
grifonedoro84, 10/02/2008 12.37:

Ciao!
Ho spolverato questo vecchio topic perchè l'ho trovato interessante e soprattutto perchè vorrei dire anche io la mia posizione. Premetto che preferirei non avere toni di risposta come alcuni letti addietro perchè davvero ho trovato TUTTE le vostre posizioni POSSIBILI e pertinenti, tuttavia ognuno ha la sua visione personale.

Partiamo dal presupposto freudiano assodato che siamo tutti in una certa misura affetti da un lato etero e omosessuale. Da questi possiamo escludere la piccola percentuale di persone biologicamente esclusivamente eterosessuali o esclusivamente omosessuali.

E ora invece parlo di ciò che mi riguarda, soprattutto sulla questione della "scelta".

Io ho sempre avuto rapporti eterosessuali e in particolare in 2 storie importanti in modo del tutto appagante, oserei dire meraviglioso. Anzi oso: meraviglioso!
Allo stesso tempo mi è accaduto, in alcuni periodi per niente, in alcuni periodi di più, di avere fantasie o sogno omosessuali o di guardare materiale erotico omosessuale, che non ho mai messo in atto, soprattutto nell'importante periodo dell'adolescenza.
Quindi direi che in un certo modo ho "SCELTO" un orientamento sessuale etero, e la scelta si è rivelata buona per tutto quello che mi ha dato.
Ora ho 24 anni e mi guardo indietro e quello che mi dico è: è vero, ho SCELTO di avere solo rapporti etero, e l'ho fatto in modo del tutto spontaneo e non guidato. Ora riguardando indietro, siamo sicuri che si è trattata di una vera e propria scelta dettata da libero arbitrio? Ho avuto advance da uomini ma non ho mai sentito il bisogno impellente di accettarle...per quanto, visto che sono credo un bel ragazzo, fossero state richieste molto insistenti di qualcuno che si era preso una bella cotta per me. Sono perfino stato qualche volta in una discoteca gay e nonostante nella mia mente sia sempre vagata la fantasia omo....nella realtà proprio non ne ho sentito il bisogno.

Ora che sono single e un po' più adulto mi sono posto vari interrogativi e la conclusione è che probabilmente se avessi avuto realmente bisogno di un concreto rapporto omosessuale, soprattutto nei periodi di travolgimento ormonale e di maggiore trasgressione ne avrei avuti. Li avrei cercati....

Quindi se da una parte l'orientamento sessuale è una scelta, c'è anche da dire che la scelta consapevole e razionale è guidata dal nostro biologicissimo cervello.


Attento però... un conto è scegliere quale comportamento attuare (per es. se etero o gay, se metterlo in pratica o se tenerlo a livello di fantasia)... un altro conto è scegliere cosa provare... e penso che quello non si possa proprio scegliere!!


grifonedoro84
00martedì 12 febbraio 2008 18:57
Certo Kiaroz, sono d'accordo su tutta la linea con te.
Intendevo sempre scelta su cosa attuare o meno. Quello che dico è che mano a mano una persona mette in atto dei comportamenti per i più svariati motivi.

Si provano determinate cose e si decide poi che comportamento tenere. Dico solo che come il corpo ha ragioni biologiche ma anche psicologiche, la mente stessa ha ragioni psicologiche ma anche biologiche. Per questo motivo anche le nostre scelte mirano al nostro soddisfacimento.

Molto spesso vedo che si "incolpa" (scusate la voluta forzatura del termine)con facilità la società, l'educazione, la famiglia, gli eventi e l'ambiente per giustificare la propria "indecisione" (senza nulla togliere ad alcuni ruoli negativi della società).

Per questo mi reputo un po' scettico verso quelle persone che dopo una vita totalmente eterosessuale a un certo punto fanno incontri diversi e si definiscono gay 100% e sostengono che "in fondo lo sono sempre stato" (non manca anche il viceversa da gay a etero, anzi da quel che vedo è un fenomeno diffuso). Credo che la cosa sia un po' più complessa di queste visioni sempliciste. Magari lo sei sempre stato, ma sei anche stato altro! E non sai con certezza cosa sarai poi.

Questo forum mi piace molto da leggiucchiare ogni tanto, anche al di fuori del suo essere "forum bisessuale" proprio perchè si parla di "amore per persone" e non amore per determinati clichè!
!NeveCheVola!
00martedì 2 dicembre 2008 11:31
riporto sù
_Elfo84_
00martedì 4 agosto 2009 22:25
Re:
)lullaby(, 21/11/2006 7.26:

Se bisessuali si nasce , si spiega allora la mia condizione attuale, sono fortemente attratta dalle donne , non ho mai avuto esperienze lesbo, al momento vivo una relazione con un uomo ma dentro di me c'è sempre quel desiderio fisico, emotivo e affettivo di volere un'amicizia , una complicità con una donna...forse questo desiderio è dovuto al fatto che non ho amicizie femminili...sono molto confusa al riguardo [SM=g27813]




Io mi trovo nella tua stessa identica situazione!! E penso di cercare cose simili a quello che cerchi te, in una donna. E pure io sono molto selettiva con le amicizie, specie femminili. [SM=g27828]

Un abbraccio.... [SM=x1248805]
Dave.van Pelt
00giovedì 11 agosto 2011 19:05
Re:
kiaroz, 16/11/2006 17:46:

A mio parere bisessuali si nasce... nel senso che sono solo i condizionamenti della società, dell'educazione, della Chiesa, e chi più ne ha più ne metta, che ci influenzano... infatti il bambino piccolo non fa differenza, ma è già la scuola che comincia a dividere maschi da una parte e femmine dall'altra... da grandi si può proseguire seguendo le influenze esterne, oppure si può cominciare ad ascoltarsi dall'interno, la nostra vera natura... ma qual è il confine tra natura e condizionamenti?? chi lo sa??...
Quindi più che una distinzione tra bisessuali per nascita o per scelta, io parlerei di chi ha il coraggio di ascoltarsi e viversi e chi no...
PS. comunque mi rendo conto che i condizionamenti sono forti... sia in un senso, che nell'altro... (quante volte è capitato che la nostra prima volta con una persona dello stesso stesso è avvenuta dopo che avevamo conosciuto qualcuno che ci ha aperto gli occhi su questo mondo?? e prima magari non ci avevamo mai pensato??)



Concordo.
Secondo me alla nascita sia potenzialmentebisessuali. Cioè, neutri, asessuali, con dentro 2 possibilità: Di essere attratti dal sesso opposto; e di essere attratti dallo stesso sesso.
Ci sono anche ricerche scientifiche che confermano che dal punto di vista ormonale e fisio-funzionale tutti sono potenzialmente bisessuali. Poi è la sfera psicologica, influenzata dai condizionamenti socio-culturali e familiari, esperienze esterne e interne(ragionamenti/rifle​ssioni), dalll' educazione (e/o dalla ribellione ad una certa educazione talvolta), dall'esempio e da un sacco di cose che si chiamano "ambiente"; a formarsi un orientamento ed a manifestarlo. Infatti una persona "eterosessuale" che perde la memoria, potrebbe essere attratto da una persona dello stesso sesso prima di riaquistare la memoria.
Oppure, nelle persone con sindrome di Down, che per la loro particolare condizione risentono in maniera diversa e per certi versi minore delle convenzioni sociali e culturali, nella maggioranza dei casi la loro sessualità non ha un indirizzo chiaro ed univoco ma si rivolge indifferentemente a uomini e donne. Nella bilancia dell'attrazione fisica, l'ago non è attratto verso un sesso anziché l'altro, ma piuttosto verso la simpatia e l'affetto che quell'uomo o quella donna suscitano.
Credo che questa nostra predisposizione sessuale per ambedue i sessi sia una delle cose più belle che abbiamo. Perchè ci permette di apprezzare la bellezza senza tener conto di dettagli insignificanti, e di amare una persona per quello che è, indipendentemente dal suo involucro.
Trovo davvero triste che questa predisposizione venga soffocata dai modelli eterosessisti della società odierna che deve etichettare ogni cosa .-. altrimenti invece di avere "omosessuali" "eterosessuali" "bisessuali" "pansessuali" "polisessuali" "ecceterasessuali" avremmo solo persone che si amano .-.
ç_ç



Hoana
00domenica 22 giugno 2014 03:26
Anche secondo me l importante è stare bene con se stessi e capire cosa ci piacene cosa vogliamo .
il resto sono solo parole al vento.
ma sono anche la prima che si fa delle domande e che si chiede sempre il perche delle cose, per cui anche io sono curiosa e vorrei capire e sapere se ci si nasce o ci si diventa.
secondo me sta solamente nella curiosità della persona porsi o meno questa domanda.
pdrnsdk
00mercoledì 25 giugno 2014 16:25
Anche in merito a questo argomento sono dell’idea che la natura non dia digitale, ovvero ON oppure OFF.
Nel senso che, dal mio punto di vista, sia la genetica che l’educazione concorrono (in egual misura?) a determinare l’indole sessuale delle persone.
Per esempio, nel mio personalissimo caso, se non avessi avuto una (timida) esperienza adolescenziale con un amico, probabilmente sarei stato etero 100%.
Mi sembra improbabile che la mia innata attrazione per il femminile non abbia avuto una componente genetica.
Così come mi pare strano che il regno animale, privo di una educazione rigida e dettata da preconcetti, abbia trovato spontaneamente, per tutte le specie, una strada prevalentemente eterosessuale che, guarda caso, garantisce la sopravvivenza della specie.
E che dire di chi, diversamente da me, è fermamente omosessuale e non può concepire neppure lontanamente un rapporto con persona di sesso opposto: può essere solamente stato educato diversamente dalla media? A me pare di no, ci deve essere un’impronta genetica.
E’ altresì vero che il vissuto può cambiare poi il corso delle cose.
Come sa meglio di me chi è esperto di marketing, un bisogno si può anche creare.
A noi piacciono le cose belle … che ci vengono mostrate
E se nel corso della vita abbiamo la possibilità di vivere serenamente un’esperienza omosessuale, probabilmente scopriamo che non è meno appagante di una eterosessuale.
Se poi questo è anche vissuto in età formativa, il desiderio si radica in modo indelebile.
Io fra il bianco ed il nero ci vedo un’ampia scala di grigi.
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