Scritto da: kiaroz 10/04/2007 17.55
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> Frena, frena...
> Prima di tutto riconoscere la naturalità di una sensa
> zione, non vuol dire giustificarla!!!
Perciò, secondo te, esisterebbero sensazioni naturali anche se non si è disposti a giustificarle?
A cosa ti riferisce, per esempio?
Vuoi alludere alla pedofilia o all'incesto o allo stupro?
> Poi non puoi assolutamente paragonare pedofili e
> stupratori con omosessuali, ecc...
Carissima avvocato, dove hai letto del paragone?
Figurati se con voi uno si lasci scivolare sull'ingenuità. Restituisco perciò al mittente.
> Quelle sono
> condotte liberamente scelte, perché l’interessato
> sa benissimo come dovrebbe comportarsi, ma non
> lo fa!! e per giunta sono condotte dannose, per
> se stesso e per gli altri...
Questo è ciò che pensi tu, che penso io, ma che non sono disposti a pensarlo quei signori. Lasciali liberi e vedrai che sono numerosissimi e sapranno sicuramente trovare le basi culturali, logiche, morali, sociali, mediche psicologiche e naturali per far valere le loro ragioni.
> l’istinto è una spinta
> irrazionale e bestiale che la ragione dovrebbe
> saper controllare...
L'istinto non è una spinta irrazionale e bestiale che agisce in proprio, indipendentemente dalla ragione e dall'economia di ogni essere umano. L'istinto è esattamente niente di più niente di meno che una sensazione interiore e personale "a livello interiore e personale, a livello di introspezione,
di ascoltarsi... che non necessariamente si estrinsecano..."
Non è diverso, nè meno nobile, tantomeno bestiale.
Ho spezzato una lancia a favore dei tanto discriminati istinti.
> ... Ma non si può certo scegliere
> di sentire o non sentire determinate cose...
Come no...altrochè che si può scegliere, sempre che sia rimasta intatta la capacità del libero arbitrio e non sia stata compromessa durante l'esistenza di ciascuno di noi (molto difficile, perchè, purtroppo, siamo tutti un pò fregati)...(non esistono sensazioni innate). Se ciò fosse, si potrebbe sempre rimediare rifommattando...basta volerlo e dedicarvisi. Diversamente siamo quello che siamo e dobbiamo accontentarci di vivere come meglio possiamo, ricavandone la maggiore soddisfazione possibile, salvo dover fare i conti, per certe nostre abitudini irrinunciabili, con la società che ci circonda.
> Io posso dire: “Ho fame!” oppure cercare di auto
> convincermi che non ho fame, ma non potrò cancellare
> la sensazione reale di fame nel mio stomaco...
Lo stimolo della fame è un meccanismo che si origina all'interno del nostro organismo, dimostrabile.
La decisione di mangiare o meno spetta a noi. Gli anoressici, ad esempio, decidono, in barba alla stimolo, di non mangiare.
Fanno bene? Dal loro punto di vista sì, dal tuo, dal mio, no.
Il bulimico, per contro, decide di ingozzarsi. Fa bene?
Dal suo punto di vista sì, dal tuo e dal mio no.
Dato che la normalità è costituita da pasti sani, genuini possibilmente, perchè queste persone decidono di discostarsi dalla normalità della fame che induce ed invita naturalmente ad un pasto sobrio ed appetitoso, per mantenere in forma l'organismo?
Eppure, dal loro punto di vista, stanno bene così...si accettano così, si organizzano così...e guai a chi interferisce.
Certo sì, dico io e dirai tu, fanno bene, anzi benissimo ad accettarsi così, guai se così non fosse, ma...ecco, sì, ci sono molti "ma"... ma a noi che ce frega se a loro sta bene così?
Non deve fare ciascuno come meglio crede per sè?
Tanti saluti
Pyccolo