25/06/2014 16:25 |
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| | | OFFLINE | | Post: 56 Post: 15 | Registrato il: 31/12/2010 Registrato il: 28/04/2014 | Città: VENEZIA | Età: 60 | Sesso: Maschile | Ospite | |
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Anche in merito a questo argomento sono dell’idea che la natura non dia digitale, ovvero ON oppure OFF.
Nel senso che, dal mio punto di vista, sia la genetica che l’educazione concorrono (in egual misura?) a determinare l’indole sessuale delle persone.
Per esempio, nel mio personalissimo caso, se non avessi avuto una (timida) esperienza adolescenziale con un amico, probabilmente sarei stato etero 100%.
Mi sembra improbabile che la mia innata attrazione per il femminile non abbia avuto una componente genetica.
Così come mi pare strano che il regno animale, privo di una educazione rigida e dettata da preconcetti, abbia trovato spontaneamente, per tutte le specie, una strada prevalentemente eterosessuale che, guarda caso, garantisce la sopravvivenza della specie.
E che dire di chi, diversamente da me, è fermamente omosessuale e non può concepire neppure lontanamente un rapporto con persona di sesso opposto: può essere solamente stato educato diversamente dalla media? A me pare di no, ci deve essere un’impronta genetica.
E’ altresì vero che il vissuto può cambiare poi il corso delle cose.
Come sa meglio di me chi è esperto di marketing, un bisogno si può anche creare.
A noi piacciono le cose belle … che ci vengono mostrate …
E se nel corso della vita abbiamo la possibilità di vivere serenamente un’esperienza omosessuale, probabilmente scopriamo che non è meno appagante di una eterosessuale.
Se poi questo è anche vissuto in età formativa, il desiderio si radica in modo indelebile.
Io fra il bianco ed il nero ci vedo un’ampia scala di grigi. |
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