Usa, torna pena di morte a New York
E' la prima dopo 50 anni di assenza
Per la prima volta in 50 anni è stata emessa una sentenza di morte a New York, città tradizionalmente ostile alla pena capitale. A livello statale, le esecuzioni sono bloccate dal 2004. Un afro-americano di 24 anni è stato condannato a morte per aver ucciso a sangue freddo due agenti di polizia nel 2003 a Staten Island. Intanto, l'Ue ha deplorato l'impiccagione di quattro uomini nel carcere iraniano di Ahwaz.
Ronell Wilson, questo il suo nome, è stato ritenuto colpevole dalla giuria di un duplice omicidio, considerato particolarmente odioso negli Stati Uniti: uccise infatti a sangue freddo due agenti di polizia nel marzo del 2003 a Staten Island.
Dopo 50 anni anche New York quindi torna a giustiziare un uomo. Un avvenimento eccezionale, non solo perché la città si è sempre tenuta distante dalla pena capitale, ma anche per il fatto che, a livello statale, le esecuzioni sono bloccate dal 2004. Tutto questo proprio quando l'Unione Europea invita tutti i Paesi che ancora applicano la pena di morte ad introdurre una moratoria con "effetto immediato" per abolire questa pratica "disumana".
Ad affermarlo, da ultimo, dopo l'intervento italiano all'indomani della condanna a Saddam, è la Presidenza di turno tedesca dell'Unione europea, in un comunicato diffuso a Bruxelles in occasione del terzo congresso mondiale contro la pena di morte, in programma da domani a Parigi. "L'Unione Europea - si legge nella nota - invita tutti i governi di tutti i Paesi che ancora applicano la pena di morte a lavorare verso l'abolizione della pena di morte in ogni circostanza".
Come primo passo in questa direzione, si sottolinea ancora a Bruxelles, "l'Ue lancia un appello ai governi interessati affinché introducano una moratoria sulla pena di morte con effetto immediato".
FONTE:
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