00 13/04/2007 15:41
Tratto da un'altra graphic novel di Frank Miller (dopo Sin City che ha inaugurato una nuova epoca tecnica del genere cinematografico), 300 è stato realizzato alla stessa maniera: attori che recitavano davanti a grandi schermi verdi o blu, in cui poi sono stati inseriti col computer i paesaggi con uno straodinario effetto tridimensionale.
Rispetto alla graphic novel di Miller, Zack Snyder il regista si è preso qualche libertà di interpretazione e di drammatizzazione.
Ad esempio, il personaggio di Gorgo, moglie di Leonida (Lena Headey)
viene maggiormente sviluppato: è una donna molto forte, pronta a vendicarsi con la spada ed è presente in ogni decisione del marito in un rapporto di tale parità da far invidia alla coppia più emancipata dei giorni nostri; partner perfetta, mai succube tanto che in una scena iniziale, Leonida, re di Sparta (l'ex fantasma dell'Opera Gerard Butler)
cerca con lo sguardo la sua approvazione prima di uccidere un paio di scagnozzi di Serse (l'attore di soap brasiliano, Rodrigo Santoro)
che si considera un dio, gettandosi così in una guerra suicida che però servirà a coagulare le forze delle altre città greche contro i Persiani.
Un'altra licenza che il regista si è poi concesso, sempre in confronto alla novel di Miller, è stato l'inserimento di rinoceronti insieme ai giganteschi elefanti e il perizoma aggiunto per ovvi motivi agli Spartani, che invece appaiono nudi nel fumetto.
Tutti i protagonisti, compreso il narratore e unico superstite David Wenham (il Faramir de Il Signore degli Anelli)
si sono personalmente sottoposti a sei duri mesi di allenamento per le scene di battaglia, cruente, dove il colore rosso cupo dei mantelli si mescola a quello del sangue, e che in certi passaggi avvengono al ralenti rendendo ancora più poetica la battaglia nonostante la crudezza delle scene.

La pellicola appare come sgranata e con un sottofondo color seppia su cui risaltano le espressioni dei personaggi e i colori appunto dei mantelli e dei paesaggi, un modo di rendere l'immagine che chi legge fumetti riconoscerà benissimo, come se le pagine avessero preso vita.

I dialoghi in certe scene sarebbero piaciuti molto al Clint Eastwood del miglior spaghetti western: interrogata dal messaggero di Serse sulla sua presenza in un dialogo politico fra maschi, Gorgo risponderà "ho diritto di esser qui. Sono le donne Spartane che danno vita ai veri uomini!" oppure quando Serse avvisa che le sue frecce oscureranno il sole, gli Spartani rispondono (in realtà la battuta è di Erodoto...) "Vorrà dire che combatteremo all'ombra!"

Piccola nota: Rodrigo Santoro è alto 1.87 ma per il ruolo di Serse risultava basso, così hanno dovuto triplicare le dimensioni del re persiano proprio per farlo apparire come un uomo consapevole di potersi proclamare un dio.

Voto: ****



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