00 16/02/2007 17:47
Da un paio d'anni il caso Cristicchi, prima confinato all'ambito capitolino, è diventato nazionale, rinfrescando l'immagine di covo del pop d'autore della città in precedenza rilanciata dalla generazione di Max Gazzè, Niccolò Fabi e Daniele Silvestri. Il primo colpo venne dai surreali tormentoni «Vorrei cantare come Biagio» e «Studentessa universitaria», che 2005 imposero le chiome fuori misura e il senso dello humour di Simone all'attenzione dei network. Era l'inizio di una carriera dal doppio profilo: da una parte i lustrini del Festival di Sanremo, cui avrebbe partecipato nel 2006 con «La bella gente» e dove si accinge a tornare quest'anno per proporre la nuova «Ti regalerò una rosa», sull'altro lato della medaglia l'impressionante collezione di riconoscimenti ottenuti dalla critica, cui non par vero di avere trovato una mina vagante in grado di far rivivere nella canzone nostrana la strafottente tendenza all'assurdo intelligente ereditata dal compianto Rino Gaetano. L'ultimo premio ricevuto dal ragazzo è anche il più prestigioso, l'ambita Targa Tenco conferitagli per il disco «Fabbricante di canzoni», eletto a migliore opera prima del 2006 e tuttora unico album della sua carriera.

Simone Cristicchi pubblicherà a inizio marzo il suo secondo cd "Dall'Altra Parte Del Cancello".

Abbinato al disco anche un dvd con un documentario scritto e diretto dal cantautore romano, che riprende i momenti salienti del suo spettacolo "Centro Igiene Mentale", si tratta di uno show che tocca temi come l'emarginazione e le diversità sociali con monologhi scritti dallo stesso Cristicchi e brani a tema.

Il docu-film racconta anche la situazione degli ex-manicomi italiani, dove l'artista romano ha presentato il suo spettacolo realizzato in collaborazione con altri importanti artisti come Caparezza, Niccolò Fabi e Pier Cortese.