Io sto dalla parte di Clementina

La vicepresidente dilibertiana della commissione Vacca ha spiegato: “Le sue dichiarazioni (della Forleo, ndr), eccessive, forzate e gravissime, hanno creato preoccupazione negli ambienti giudiziari e sono state lesive dell’immagine dei magistrati di Milano, che si sono sentiti offesi. Il nostro problema è riportare la serenità negli uffici giudiziari di Milano. Lo spirito che ci muove non è certo persecutorio nei confronti di Forleo” assicura Vacca, che intanto però pronuncia un giudizio durissimo sul magistrato milanese e sul pm di Catanzaro Luigi De Magistris, anche lui, nei prossimi giorni, oggetto di una pronuncia della Prima Commissione: “Sono cattivi magistrati”. “Dire ‘ho fatto il nome di D’Alema e per questo mi perseguitano, non è un sillogismo che può valere. Questa non è una magistratura seria e questi comportamenti sono devastanti. I magistrati devono fare le inchieste e non gli eroi; altrimenti sono figure negative”.
Oliviero, hai qualcosa da aggiungere o sei troppo impegnato a Ballarò?
Il CSM deve cambiare nome in Consiglio Superiore della Magistratura sotto Tutela Politica, CSMTP, oppure rispondere ai suoi veri datori di lavoro, i cittadini. Rendere pubbliche le sedute in cui si sanzionano magistrati coraggiosi come la Forleo e si insabbia l’inchiesta Unipol. Forza Clementina, non sei sola.
zven

Ovviamente sono completamente daccordo con te zona.....
Oggi e' diventato di moda sparare addosso alla magistratura quando indaga su cose "losche" tipo il coinvolgimento dei politici nel malaffare... la cosa ancora piu' grave pero' e' che i cittadini assistono indifferentemente a tutto questo, anzi quasi quasi simpatizzano per i politici..... questa è una cosa molto pericolosa per la democrazia.
In Italia ancora non si e' capito che la liberta' non e' data dal semplice "andare a votare", ma come cantava un certo Gaber tempo fa: "Liberta' è partecipazione".

sono d'accordo con te

certo libertà è partecipazione!
certo democrazia non è solo votare ma anche giudicare il potere

Io, pero', mi domando, sempre e comunque, cui prodest, a chi giova, sapendo che la perfezione è utopica, la giustizia equa idem , la verità non è mai una sola etc.

Quindi, prima di sottoporre al 'popolo' il giudizio su certi fatti voglio esser certo che il popolo sia sufficentemente informato ed edotto su una base minima di conoscenze del ramo.

Quindi, pur stigmatizzando l'entrata fuori tempo del mastellone, pur stigmatizzando alcuni precedenti e recenti attacchi alla Forleo e a de Magistris, mi domando se non debba censurare anche certe prese di posizione mediatiche sulle inchieste aperte, tali da polarizzare il consenso popolare e determianre una certa incompatibilità ambientale, cosi' come evidenziato dal CSM.

Affinche' si parli di "partecipazione" (da contrapporre a mobilitazione, quest'ultima cosa assai presente nel Paese) la popolazione deve essere si' sufficientemente informata, ma soprattutto avere quella maturita' tale da sapere discriminare tra le varie informazioni, discernere le false notizie da quelle vere.... in poche parole essere in grado di potersi costruire un'opinione.
In Italia vige ancora un senso di "appartenenza" o di "votare contro": sono contro Berlusconi e voto a sinistra, sono contro Prodi e voto a Destra, sono comunista e voto comunista, sono fascista e voto fascista, sono cattolico e voto chi e' cattolico etc....
Di questo passo non si governa un Paese, lo si manda alla deriva.
A tutti piacerebbe avere una soluzione semplicistica per risolvere i problemi, peccato che tale soluzione non esista e ci illudiamo solamente se continuiamo a perseguirla.
Bisogna secondo me affrontare i problemi in maniera critica e realistica .... ma questa è un'operazione che devono fare i cittadini .... se aspettiamo i "mastelloni" stiamo freschi.

gerryff, 12/12/2007 11.05:

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Affinche' si parli di "partecipazione" (da contrapporre a mobilitazione, quest'ultima cosa assai presente nel Paese) la popolazione deve essere si' sufficientemente informata, ma soprattutto avere quella maturita' tale da sapere discriminare tra le varie informazioni, discernere le false notizie da quelle vere.... in poche parole essere in grado di potersi costruire un'opinione.
In Italia vige ancora un senso di "appartenenza" o di "votare contro": sono contro Berlusconi e voto a sinistra, sono contro Prodi e voto a Destra, sono comunista e voto comunista, sono fascista e voto fascista, sono cattolico e voto chi e' cattolico etc....
Di questo passo non si governa un Paese, lo si manda alla deriva.
A tutti piacerebbe avere una soluzione semplicistica per risolvere i problemi, peccato che tale soluzione non esista e ci illudiamo solamente se continuiamo a perseguirla.
Bisogna secondo me affrontare i problemi in maniera critica e realistica .... ma questa è un'operazione che devono fare i cittadini .... se aspettiamo i "mastelloni" stiamo freschi.

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concordo e ribadisco che la tua premessa è fondamentale!