E' morta l'Avv. Tina Lagostena Bassi

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!NeveCheVola!
00giovedì 6 marzo 2008 18:41
Dalla parte delle donne. Sempre e comunque.


È morta martedì sera a 82 anni Tina Lagostena Bassi, storica avvocatessa dalla parte delle donne. Fu lei ad assistere molte donne vittime di abusi, tra cui anche quelle coinvolte nel massacro del Circeo. In linea con il suo impegno – fu la prima pronunciare la parola “stupro” nel mezzo di un’arringa in Tribunale – fu una delle socie fondatrici di Telefono Rosa l’associazione che da sostegno e assistenza alle donne vittime di violenza.

Negli anni Novanta, Tina Lagostena Bassi si dedica anche all’impegno più propriamente politico: è presidente della Commissione nazionale pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, fa parte del gruppo sulle pari opportunità della Comunità Europea, rappresenta l'Italia alla IV Conferenza Onu sui diritti della donna a Pechino nel 1995. Siede anche in Parlamento: è eletta nel 94 nelle fila di Forza Italia ed è coautrice nel 1996 della legge contro la violenza sessuale.

La si ricorda anche per la sua partecipazione a programmi televisivi, in particolare per il suo ruolo a Forum dov’era giudice insieme a Santi Licheri. Tina Lagostena Bassi era malata da tempo e viveva in una casa di cura privata a Roma.

Fonte L'Unità

Me la ricordo ancora in televisione quando fecero vedere immagini di repertorio della requisitoria della difesa di Izzo, portata avanti con becero e orrorifico maschilismo, poichè l'avvocato puntava sul fatto che le ragazze meritavano solo di essere stuprate visto che se lo erano andate a cercare "che le ragazze di buona famiglia queste cose non le fanno". E ricordo pure la veemenza e l'ardore nelle parole delle Lagostena Bassi, durante la contro requisitoria in cui sottolineava il diritto di ogni donna, di tutte le donne, di dire "no"...sempre e comunque.
gerryff
00venerdì 7 marzo 2008 11:40
Re: Dalla parte delle donne. Sempre e comunque.
!NeveCheVola!, 06/03/2008 18.41:

.... l'avvocato puntava sul fatto che le ragazze meritavano solo di essere stuprate visto che se lo erano andate a cercare "che le ragazze di buona famiglia queste cose non le fanno"......



Purtroppo era uso comune in quegli anni usare queste argomentazioni per "difendere" gli stupratori essendoci una certa mentalita' piuttosto diffusa che chi veniva violentata se " l'era andata a cercare" .....
Ed aver contribuito ad eradicare, almeno in ambito giudiziario tali motivazioni pensa sia una delle sue maggiori conquiste e motivo di orgoglio.
Ancora oggi sento dire da qualcuno (soprattutto persone piu' mature) che se una donna si veste in un certo modo, usa certe scollature, "in fondo cosa pretendono" .... come se le donne fossero un oggetto che aspetta solo di essere preso dagli uomini.
Per fortuna questi argomenti e questi atteggiamenti nei confronti delle donne stanno diminuendo... secondo me moriranno di morte naturale .....
Del resto ricordo che il grosso scempio della legislazione italiana e' che fino alla legge del 1996, lo stupro era considerato reato contro la morale (assimilato all'oscenità in luogo pubblico), fortunatamente ora e' considerato reato contro la persona.




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