Nei Vangeli sono sorte idee contrastanti sulla figura di Cristo: quello che ha fatto, quello che ha detto, quello che ha proposto. Un po’ di chiarezza squarcia quel cielo nebuloso, la sua persona deve risultare limpida e coerente.
Egli fu suscitato da Dio per divulgare la Sua Parola, per confermare la Sua Legge, come è riportato nelle Scritture:
“Io susciterò loro un Profeta come te, di mezzo ai loro fratelli, e porrò le Mie Parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto quello che Io gli comanderò” (Dt 18:18).
Gli Apostoli ed i discepoli accolsero il massaggio di Dio, portato per mezzo di Cristo:
“Mosè, infatti, disse:
Il Signore Iddio vi susciterà di fra i vostri fratelli un Profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà” (At 3:22).
Ciò premesso è evidente che tutto quello che Cristo ha detto e confermato lo ha fatto in virtù del mandato ricevuto da Dio. Le sue parole riflettono il volere di Dio.
Quindi occorre riflettere su cosa Cristo ha affermato:
Non pensate che io sia venuto per abolire la Legge od i profeti; io sono venuto non per abolire ma per compiere: poiché io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della Legge passerà che tutto non sia adempiuto (Mt 5:17-18).
Più facile è che passino cielo e terra, che un apice solo della Legge cada (Lc 16:17).
Quanto riportato sopra riflette coerentemente il volere di Dio, attraverso il Suo portavoce, Cristo. Per conseguenza ogni parola attribuita a Cristo non si può discostare dal Comandamento di Dio.
Ogni parola, ogni gesto, ogni atteggiamento di Cristo deve essere riportato alla volontà di Dio; cose che contrastassero con le Sue Leggi sono da ritenersi abusive e non aderenti alla teologia. E quindi estranee al comportamento di Cristo.
In caso di discordanza con la Legge di Dio si tratterebbe di interpolazioni improprie.
A meno che non si voglia ritenere che Cristo sia un diffusore di favole, un traditore, un bugiardo. Cosa impossibile e non vera. Le contraddizioni in merito scrivono sermoni pieni di parole senza senso, estranei alle cose di Dio, ma infarciti di ideologie contrarie al Piano di Dio. Il Regno di Dio non appartiene alla fantasia umana: Dio l’ha concepito perfetto, che si avvale di servi fedeli il cui pilastro poggia sulla Sua Legge eterna ed immutabile (Sal 111:7-8).
Chi affermasse di essere innamorato di Cristo deve necessariamente non dubitare del suo comportamento; dovrà ritenerlo integerrimo, incorruttibile e fedele al mandato ricevuto da Dio.
Sia reso onore e gloria all’integerrima personalità di Cristo!
[Modificato da Eureka4 25/09/2007 09:49]
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Il "Messaggero di Giustizia" ha sanato la Legge e col sacrificio l'ha confermata per sempre!