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Arte omosessuale a Milano: ed è censura (tanto per cambiare!)

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2007 17:47
16/07/2007 11:01
 
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La decisione annunciata dall'assessore alla Cultura, Sgarbi «Vade retro», via provocazioni e divieto Tolte due delle tre opere più provocatorie: "Miss Kitty"
di Schmidlin e la manipolazione della foto di Sircana

MILANO - Via le immagini troppo provocatorie, via il divieto ai minori. L'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi, ha deciso di aprire anche ai minorenni la mostra «Arte e omosessualità» appena inaugurata al palazzo della Ragione e già oggetto di aspre polemiche. Lo ha annunciato lo stesso critico d'arte in apertura di un'altra mostra, «Arte italiana 1968-2007 - pittura».


OPERE - La precauzione per i minorenni è stata tolta dopo la decisione di Sgarbi di eliminare dall'esposizione due delle tre opere considerate più provocatorie. La prima è quella di Paolo Schmidlin, intitolata 'Miss Kitty', un vecchio seminudo con parrucca biondo platino e calze autoreggenti, le cui fattezze del volto ricordano Papa Benedetto XVI. Un'altra è una manipolazione della famosa fotografia rubata di Sircana fermo con la macchina vicino a un transessuale, che nell'opera è trasformato in Gesù (quest'opera era già stata tolta). La terza opera, che invece resta, è l''Ermafrodita' di Paul Schmidt: un uomo nudo con bene in vista un sesso femminile. Sgarbi ha anche annunciato che l'opera che ricorda il Papa è stata comprata da lui stesso, «e - ha detto - ne farò quello che voglio, probabilmente la metterò in ufficio o in altri luoghi privati».
RIFLESSIONE - Sgarbi ha però spiegato che la decisone di togliere il divieto ai minorenni è arrivata «dopo aver fatto molte riflessioni e di fronte a una persona - Benedetto XVI - che ammiro per come difende le sue idee e perché è stato capace di superare la ridicola forma di populismo della messa in italiano». Sulle opere provocatorie Sgarbi ha aggiunto: «La modestia artistica della foto di Sircana mi ha indotto a non esporla, quella dell'ermafrodita la lascio perché non mi sembra che un bambino di 18 anni si debba preoccupare di vedere un organo femminile al posto di quello maschile e infine l'opera che rimanda alla figura del Papa l'ho comprata e ne faccio quello che mi pare. La terrò per me e potrò così risarcire il Papa del decoro che egli merita». Sgarbi si è comunque detto soddisfatto di aver tolto il divieto ai minorenni, perché «per una mostra così importante è inutile che due provocazioni, una tutta politica e l'altra che mette in discussione il sentimento

FONTE:
www.corriere.it
16/07/2007 11:02
 
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L'esposizione che aveva suscitato vivaci polemiche non aprirà al pubblico
Opere ritirate e censura del sindaco Moratti alla base della decisione
Milano, salta la mostra sull'omosessualità
Sgarbi: "Fallita la mediazione di Berlusconi"



MILANO - Il tormentone è finito: la mostra "Vade retro: arte e omosessualità" non aprirà al pubblico. Lo ha comunicato l'assessore Vittorio Sgarbi dopo le polemiche di questa settimana. "E' una decisione degli organizzatori - ha detto l'assessore - che io condivido. La mostra si farà in un'altra città con le opere censurate". Sgarbi ha anche rivelato di aver telefonato a Silvio Berlusconi perchè convincesse il sindaco Letizia Moratti a recedere dalla posizione assunta sulle opere da eliminare: "Una missione fallita. Di fronte alla censura la soluzione più concreta è la censura estrema e quindi la cancellazione della mostra".

L'esposizione, inaugurata lunedì, di fatto non ha mai aperto i battenti al pubblico. Nei giorni scorsi era stata decisa la rimozione di due opere: una, le cui fattezze ricordavano Papa Benedetto XVI, l'altra, una manipolazione della fotografia di Silvio Sircana fermo in auto vicino ad un transessuale. Una decisione condivisa dallo stesso Sgarbi perché le opere "coinvolgevano personalità con un ruolo istituzionale". Oltre a ciò era stato posto il divieto ai minori di 18 anni.

Questa mattina la rottura definitiva. Il sindaco Moratti, d'accordo con i capi delegazione dei gruppi consiliari della maggioranza, ha deciso la rimozione di altre dieci opere, secondo il principio che non devono esserci riferimenti alla religione ed alla pedofilia. Un'ingerenza insopportabile secondo Sgarbi che ha auspicato la chiusura della mostra: "Non riesco a concepire l'ipotesi che a Milano s'istituisca un ufficio della censura". Fino alla decisione degli organizzatori e alla chiusura definitiva.

Immediate le reazioni. Secondo l'assessore di FI, Tiziana Maiolo: "A parte quella raffigurante il Papa e quella di Sircana, le altre opere si potevano lasciare. Non c'è niente di più scandaloso rispetto a quello che si vede per esempio agli scavi di Pompei". Per il consigliere comunale dell'Ulivo, Pierfrancesco Majorino: "La giunta Moratti ha mostrato in quest'occasione il peggio di sè". Il deputato di Sd, Franco Grillini sottolinea che la chiusura della mostra è solo "l'ultimo episodio di una serie incredibile di censure che abbiamo subito anche su altre piazze".

La replica del Comune non si è fatta attendere. Il portavoce del sindaco Letizia Moratti ha fatto sapere: "Per l'amministrazione vale quello che è stato deciso oggi nella riunione di Giunta e quindi che la mostra può aprire domani senza quella decina di opere. Se poi gli organizzatori domani non aprissero la mostra al pubblico, vedremo".

L'assessore Vittorio Sgarbi, comunque esclude l'ipotesi di proprie dimissioni: "Mi diverto sempre di più. Io ho tolto le opere che andavano tolte. L'eliminazione di altre ha provocato la decisione degli organizzatori che domani terranno una conferenza stampa". Si fanno ipotesi anche sulla nuova destinazione della mostra: "Posso dire già da ora - continua Sgarbi - che c'è un'offerta da Savona. È chiaro che se la mostra si farà da qualche altra parte sarà uno smacco per Milano". Di fatto, mai titolo fu più azzeccato. Alla mostra "Vade retro", per ora, nessuno è riuscito ad entrare.

FONTE:
www.repubblica.it
16/07/2007 11:04
 
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Vorrei tanto sapere se le polemiche sono perchè è in mostra l'omosessualità, o perchè alcune delle opere sono realmente eccessive e di poco gusto (cosa che però, in altri ambiti, sembra non suscitare particolare scalpore).
Secondo voi?
Quasi quasi faccio partire il sondaggio... [SM=x1330464]
16/07/2007 17:36
 
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la censura è partita solo perchè il tema era l'omosessualità...i quadri troppo provocatori sono stati solo una scusa per poi chiudere il tutto. Che tristezza.
16/07/2007 17:47
 
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E' la stessa cosa che penso io, tra l'altro si è parlato di decenza e buon gusto [SM=x1330478]
Comunque vorrei sapere come si fa a spostare una mostra del genere a Napoli se non è stata accettata a Milano, città che dovrebbe essere molto più aperta mentalmente. Non a caso le stesse polemiche sono partite anche per Napoli, e qualcosa mi dice che tale mostra non verrà assolutamente fatta.
E come al solito...Mastella ha detto la sua, pure qui.
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