ROMA: PROTESTA PENDOLARI

Stazione Tiburtina: identificati in 100
Si è conclusa la protesta dei pendolari provenienti da Salerno e diretti a Milano che - senza biglietto - avevano bloccato la stazione Tiburtina di Roma per chiedere sconti sulle tariffe. Ad annunciarlo la Polfer e Trenitalia. Gli agenti hanno identificato un centinaio di manifestanti. L'Italia ha rischiato di essere spaccata in due. Notevoli i disagi: sono stati 30 i treni che hanno accumulato ritardi fino a 6 ore.


Ci vorranno, in ogni caso, alcune ore per far tornare in piena normalità l'attività della stazione. "La protesta è finita - hanno fatto sapere dalle Ferrovie . - I passeggeri muniti di biglietto sono stati instradati verso altri treni, quelli senza sono rimasti a terra". Gli agenti si erano schierati sul binario 4 della stazione Tiburtina, all'altezza della carrozza 10 del treno 830, formando una sorta di linea di demarcazione per isolare i passeggeri ancora fuori dalle carrozze. La protezione civile, nel frattempo, distribuiva bottiglie d'acqua ai passeggeri del treno, molti dei quali erano stati fatti scendere a piccoli gruppetti dal personale di Trenitalia.

I motivi della protesta
Sono in particolare due i motivi che hanno spinto i pendolari all'occupazione: il mancato rinnovo di un abbonamento a prezzi politici e la cancellazione di un treno che alle 23 partiva da Napoli diretto a Milano. "Sei mesi fa - spiegano - il biglietto che da 3 anni ci permette di attraversare l'Italia a 15 euro invece di 40, non è stato rinnovato da Trenitalia. Inoltre il treno delle 23 da Napoli è stato eliminato''.

Si è sfiorato il dramma. Erano, infatti, in migliaia le persone, tra le quali anziani e bambini, che in una giornata particolarmente afosa non hanno potuto raggiungere la stazione per il blocco attuato dai pendolari campani. Le ripercussioni della protesta sul traffico hanno rischiato davvero di spaccare l'Italia a metà dal punto di vista dei trasporti. Sono saltate le corse di una quarantina di treni regionali, in particolare Orte-Fara Sabina e la Fr1 Roma-Fiumicino (mentre la Leonardo Express ha svolto regolare servizio). I viaggiatori, infuriati, non hanno ricevuto notizie ufficiali sulla motivazione del blocco della linea e, di volta in volta, sono stati invitati a trasbordare di treno per poter arrivare a Roma. Migliaia di persone sono rimaste in attesa.

Le Fs avevano cercato di intavolare una trattativa con i circa 200 pendolari per far entrare in stazione i sette treni provenienti dal nord, bloccati alle porte di Roma, ad Orte e Orvieto. La protesta era scattata all'alba, attorno alle 4.30, quando numerosi passeggeri del treno 830 Salerno-Milano, dopo un controllo, avevano occupato i binari della stazione rifiutandosi di pagare il biglietto. Trenitalia aveva richiesto la regolarizzazione di tutti i passeggeri prima di autorizzare la partenza del treno. I passeggeri, tirando i freni di emergenza, avevano impedito al treno di ripartire annullando gli sforzi del personale di Trenitalia che inutilmente avevavano cercato di farli risalire a bordo. Bloccata per ore anche la linea ferroviaria da Roma Termini verso Sud.

I pendolari
Sono i pendolari settimanali che la domenica notte partono da Salerno e Napoli per raggiungere Milano con il treno 830, composto da 13 vetture con a bordo circa un migliaio di passeggeri. Ai controlli fatti a Napoli è risultato che molti pendolari avevano pagato il biglietto soltanto fino a Roma. Alla Stazione Tiburtina sono stati invitati a scendere oppure a pagare i biglietto Roma-Milano, ma a questo punto è scattata la protesta di circa 200 passeggeri.

FONTE:
www.tgcom.mediaset.it