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Questo forum è un luogo di incontro e di dialogo sul tema della bisessualità. Ci rivolgiamo in particolare a tutti coloro che in essa riconoscono il proprio orientamento sessuale consapevole, ma anche e soprattutto a chi si sente ancora incerto nel definire se stesso. E perchè no...offriamo ospitalità anche a chi bisessuale non è ma vorrebbe capire qualcosa in più di questa realtà. All'interno di questo forum si intende approfondire il confronto sempre nel pieno rispetto delle persone e delle idee, tralasciando pregiudizi di qualunque genere, siano essi a carattere politico e/o religioso.L'uguaglianza che ricerchiamo non è omologazione, non è eliminazione delle differenze con gli altri orientamenti ma la possibilità di un comune destino e di una comune dignità. Benvenuti fra noi!

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Bisessuali, omosessuali o eterosessuali: si nasce o si diventa? [Era: bisessuali...]

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2014 16:25
09/03/2007 19:34
 
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Re: Re: Re:
Scritto da: !NeveCheVola! 09/03/2007 17.00
---------------------------
> Ma che diavolo dici? Qua non si tratta solo di
> fantasie ma di amore per cui levati dalla testa
> che la fantasia di qualcuno possa mai togliere
> dignità alla natura di un altro essere umano.

Mica ho capito che diavolo dici tu!


> La bisessualità esiste che tu ci creda o no e no
> n solo come fantasia ma come natura specifica.

La natura è una per il maschio e un'altra per la femmina, gli orientamenti possono essere infiniti.
Tutti gli orientamenti sono promossi ed azionati dalla fantasia.
Senza fantasia nessuno va da nessuna parte.


> E per favore non farmi spazientire scrivendo por
> cate come quelle cha hai scritto per il solo gusto
> di provocare.
> Ho poco tempo e non intendo buttarlo così.

Ti senti in diritto di far riferimento a ciò che ho detto io con termini come "porcate"...ammazzateò che rispetto del pensiero altrui? Se hai poco tempo, impiegalo per dimostrare con ragionamenti o con fonti attendibili che si tratti di "porcate", altrimenti astieniti dal commentare.

Troppo semplice definire con nomignoli dispregiativi il lavoro altrui...molto più difficile ed impegnativo dimostrarne l'erroneità.
Non basta dire che un discorso è scorretto per uscirsene fuori.









09/03/2007 19:41
 
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Re: Re: Re:
Scritto da: !NeveCheVola! 09/03/2007 17.07
---------------------------
> Adamo ed Eva sono solo una storiella riportata
> dalla Bibbia.

Sarà, ma è più credibile di altre storielle.

> E comunque il post sopra in risposta sempre al c
> aro Minako è un orrido calderone di sciocchezze.

[SM=g27833] Che complimenti...sei un'artista a farne!


> Si nasce in un certo modo e lo dicono fior di st
> udi scientifici sempre INNEGABILI e INCONFUTABILI
> che affermano ciò.

Quali? Quello di Bencini? Quali altri?...citare per piacere, invece di fare affermazioni giganti prive di contenuto pratico.


> Si nasce in un certo modo poi si viene plasmati
> dalla famiglia e dalla società.
> Che Tu sia d'accordo o meno.
> Mi spiace per te.
> La mia missione continuerà...nonostante te... [SM=x1248838]

E' un tuo pensiero e forse di mille altri come te. E' un'affermazione che è campata lì gratuitamente, ma non trova sostegno in nessuno studio scientifico.
Ovviamente tu, e chiunque altro volesse, siete liberi di crederci, così come io ed altri eventualmente di contestare.
L'ho già spiegato in un apposito thread. [SM=g27828]




27/03/2007 21:05
 
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Mi associo a quanto scritto da coccole2000. Non si poteva descrivere meglio....
....ma chi ci nasce e, per mille motivi, non si accetta?
Poverino/a....
Ettore.
28/03/2007 13:10
 
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Secondo me, come per qualsiasi cosa, ci si diventa. Magari si può essere predisposti, e bisogna essere onesti con se stessi nell'ammetterlo. Molte volte mi sono ritrovata in situazioni nuove e sono venuti fuori dei lati di me che non conoscevo, e che se non mi fossero successe alcune cose non avrei mai scoperto.
Anche in questo caso, fino a qualche mese fa non mi sarebbe mai passato per la testa di potermi sentire attratta sentimentalmente e fisicamente da una donna, e invece...

Quindi penso che esistano in noi mille possibilità, sono poi le situazioni che fanno uscire fuori certi pensieri.
Non so ancora se quello che mi sta succedendo mi porterà a pensare di essere bisessuale o sarà solo un periodo passeggero, so solo che fino a poco fa non ci avrei mai pensato!


"La vera moralità non consiste nel seguire un sentiero già tracciato, ma nel trovare il vero sentiero da soli e nel seguirlo senza paura". Gandhi
03/04/2007 20:48
 
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Re:

Scritto da: Karaba.V 28/03/2007 13.10
Secondo me, come per qualsiasi cosa, ci si diventa. Magari si può essere predisposti, e bisogna essere onesti con se stessi nell'ammetterlo. Molte volte mi sono ritrovata in situazioni nuove e sono venuti fuori dei lati di me che non conoscevo, e che se non mi fossero successe alcune cose non avrei mai scoperto.
Anche in questo caso, fino a qualche mese fa non mi sarebbe mai passato per la testa di potermi sentire attratta sentimentalmente e fisicamente da una donna, e invece...

Quindi penso che esistano in noi mille possibilità, sono poi le situazioni che fanno uscire fuori certi pensieri.
Non so ancora se quello che mi sta succedendo mi porterà a pensare di essere bisessuale o sarà solo un periodo passeggero, so solo che fino a poco fa non ci avrei mai pensato!




Il tuo è un commento che dovrebbe indurre a riflettere sull'argomento...grazie per la tua spontaneità.

Pyccolo
06/04/2007 19:57
 
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E' il commento di una persona che ancora non è consapevole del proprio orientamento sessuale (bi-omo-eterosessuale che sia poco importa).
Inoltre cara Karaba non confondiamo l'orientamento sessuale con i vari lati del carattere di una persona.
Per cui vero è che sia l'orientamento sessuale che il carattere possono modificarsi nel tempo ma è pur vero che non si scelgono i lati del proprio carattere come non si sceglie l'orientamento.
L'unica scelta che si compie è accettare il proprio carattere, attenuando magari le spigolature, e accettare il proprio modo di essere sia sessualmente che emotivamente, in pratica accettare la propria natura.
Per cui se un giorno tu dovessi capire che questo era solo un periodo di transizione e renderti conto di essere etero, ben venga. L'importante è vivere se stessi in serenità ed equilibrio.



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06/04/2007 21:24
 
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allora già stò a letto con la febbre..pyccolo leggendoti mi stà salendo la temperatura... [SM=g27817]
non riesco a capire dove vuoi arrivare... [SM=g27817]
comunque una cosa ti voglio chiedere...tu dici che le nostre sono solo supposizioni e ipotesi senza fondo...questo è vero ma nell'ambito sentimentale non mi risulta esistano certezze scientifiche in nessuna forma di amare...vuoi spiegarmi cos'è per te l'eterosessualità senza tirarmi fuori la storia di adamo ed eva?la natura dell'eterosessualità è qualcosa di già predestinato?non credi che l'eterosessualità come l'omosessulità e la bisessualità...come l'amare una persona che ha cinquant'anni di più o di meno siano semplicemente nature differenti?cosa intendi tu per natura?
per ora voglio chiederti questo poi continuo...
06/04/2007 22:45
 
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Re:
Scritto da: aguasky 06/04/2007 21.24
---------------------------

Se intendi discutere seriamente, SENZA PREGIUDIZIO, bene...mi trovi disponibile. Se intendi difendere posizioni precostituite puoi anche farlo, ma nel limite del rispetto reciproco. Se invece intendi sollevare inutili vespai di altrettanto inutili e sterili polemiche, di attribuzioni a me di teorie campate in aria e mai enunciate, allora non ci siamo...rinuncio. Dipende perciò da te.

> allora già stò a letto con la febbre..pyccolo leggendoti
> mi stà salendo la temperatura... [SM=g27817]

Se avessi questo potere non avrei più necessità di lavorare sodo...ti prenderei da subito come collaboratrice ripagandoti come desideri. [SM=g27828]

> non riesco a capire dove vuoi arrivare... [SM=g27817]

Da nessuna parte oltre ciò che ho indicato scrivendo.

> comunque una cosa ti voglio chiedere...tu dici c
> he le nostre sono solo supposizioni e ipotesi senza
> fondo...

NO! Ho detto tuttalpiù che sono supposizioni ed ipotesi, ma non ho mai detto che sono "senza fondo".

> questo è vero ma nell'ambito sentimentale
> non mi risulta esistano certezze scientifiche in
> nessuna forma di amare...

Brava! E' quello che sostengo anch'io, contrariamente a chi invece dice che vi siano certezze.

> vuoi spiegarmi cos'è per
> te l'eterosessualità

Se leggi bene, ovunque ne parli, sono stato sempre contrario a questo termine. Dovrebbe spiegare chi l'ha coniato che cosa significa. A parer mio non ha senso parlare di eterosessualtià esattamente come non ha senso parlare di bisessualità o omosessualità o di qualunque altro orientamento (letteralmente infiniti, come dice Karaba), quando con questi termini intendiamo spiegare le tendenze o gli orientamenti degli esseri umani.
In fondo lo confermi anche tu.

> senza tirarmi fuori la storia
> di adamo ed eva?

Cara, la storia di Adamo ed Eva non è stata introdotta da me, ma ripresa da me.

> la natura dell'eterosessualità
> è qualcosa di già predestinato?

Non secondo me, anche perchè, come dicevo prima, non avrebbe senso parlare di eterosessualità in quanto orientamento.

> non credi che l'eterosessuali
> tà come l'omosessulità e la bisessualità...come
> l'amare una persona che ha cinquant'anni di più
> o di meno siano semplicemente nature differenti?cosa
> intendi tu per natura?
> per ora voglio chiederti questo poi continuo...

Per me ha senso parlare di una persona che ne ama un'altra con cinquant'anni meno, ma NON HA ALCUN SENSO PARLARE DI ETEROSESSUALITA', BISESSUALITA', OMOSESSUALITA', PEDOFILIA, TRANSESSUALITA' O TUTTO CIO' CHE VUOI (salvo impiegare questi termini per identificare la particolarità di un comportamento, ma non un orientamento quasi fosse innato...è un pò come il concetto di malattia - la malattia è una sola - può però manisfestarsi in organi diversi e noi siamo abituati a definire la malattia in rapporto all'organo colpito.Tu sai però, visto che hai la febbre, che quando un antibiotico agisce non agisce perchè istruito e diretto in un organo particolare, ma agisce in presenza del nemico ovunque si annidi e lo rileva nell'intero organismo.

MI auguro d'essere stato chiaro, così come mi auguro che la febbre ti abbandoni in fretta.

Tanti saluti [SM=x1248810]

Pyccolo

[Modificato da pyccolo 06/04/2007 22.46]

06/04/2007 23:26
 
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pyccolo il solo motivo che mi stimoli a parlare con le persone è esclusivamente il confronto...con rispetto reciproco annesso quindi non ti preoccupare,non è mia intenzione professare nulla,ma solo ripeto confrontarmi...con mente elastica..sperando sia lo stesso dall'altra parte [SM=g27817]

allora per quanto riguarda i primi punti ci siamo chiariti...tu però dici che non ha senso parlare di eterosessualità in quanto orientamento,cosi' come della bisessualità etc. il punto è che non dobbiamo pensare a questi come orientamenti,ma semplicemente come naturalità dell'essere in sè...non sò se mi spiego...io non mi sento orientata verso la bisessualità...questo significherebbe dire che un qualcosa di sconosciuto mi spingesse ad essere bisessuale,non è cosi'...io sono la bisessualità cosi' come sono simpatica o antipatica...sono IO e stà a me "decidere"se viverla o non accettarla cosi' come altre forme di me!

per ora ti saluto che stò a pezzi comunque tornerò sull'argomento

besos [SM=x1248811]
07/04/2007 13:14
 
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Re:
Scritto da: aguasky 06/04/2007 23.26
---------------------------
> pyccolo il solo motivo che mi stimoli a parlare
> con le persone è esclusivamente il confronto...con
> rispetto reciproco annesso quindi non ti preoccupare,non
> è mia intenzione professare nulla,ma solo ripeto
> confrontarmi...con mente elastica..sperando sia
> lo stesso dall'altra parte [SM=g27817]

Lieto di sentirti esprimere così.

> allora per quanto riguarda i primi punti ci siamo chi
> ariti...tu però dici che non ha senso parlare di
> eterosessualità in quanto orientamento,cosi' come
> della bisessualità etc.

Ho fatto nel post precedente l'esempio della malattia, che è una, indipendentemente dalla parte dell'organismo umano che viene colpito. Dire laringite, bronchite, faringite, polmonite etc. è solo ed esclusivamente un escamotage per localizzare la malattia, che prende il nome dall'organo che è colpito. Quest'esempio non è da intendere metaforicamente, ma a mò di paragone.
Come per la malattia, o la salute se vuoi, la sessualità si esprime allo stesso modo per tutti ed han tutti le stesse potenzialità. Dire eterosessualità o bisessualità o ciò che vuoi corrisponde al dire faringite, laringite, bronchite...nulla di più.

> il punto è che non dobbiamo
> pensare a questi come orientamenti,ma semplicemente
> come naturalità dell'essere in sè...non sò se mi
> spiego...

Su questo, come è evidente, non concordo. Se son stato chiaro con gli esempi, io potrei dire che la sessualità si configura naturalmente (anche se su ciò c'è da fare un lunghissimo discorso, perchè non è cosa poi così scontata, ma diciamo che sia così, ovvero naturale), mentre che il modo in cui si esprime dipende da fattori vari, a volte apparentemente imponderabili, ma che prendono tutti corpo dalla nostra struttura di pensiero.
La sessualità è unica e sola per tutti, il modo in cui si dirige e dove approda può dar luogo ad impressioni che noi tendiamo a classificare e per le quali tendiamo a coniare termini, come omosessualità, bisessualità, pedofilia, eterosessualità, transessualità etc. etc. e via dicendo con migliaia di altri orientamenti, come ha detto una forista.
Mentre la sessualità è un modo d'essere degli umani (anche qui ci sarebbero da fare molti appunti, ma diciamo che sia così in linea di massima), non è similmente un modo d'essere la eterosessualità, la bisessualità, l'omosessualità, che, invece e nell'insieme, sono scelte dell'essere umano, indipendentemente dal tipo di condizionamento, conscio o inconscio, che le attiva.
E' difficile spiegarsi, ma diciamo che potrebbe essere qualcosa di simile all'energia elettrica che è unica ed uguale per ogni attrezzo che fa funzionare, con la differenza che, se entra in una lampada la illumina, se in un motore lo fa girare, se nel ferro da stiro lo fa scaldare etc...all'origine però l'energia è la stessa.
La sessualità procura in un certo senso stimoli ed ha quel certo non so che di forza che spinge la nostra struttura di pensiero ad accontentarla inducendo il desiderio per l'altro/a.
Il modo di indirizzare i desideri dipende esclusivamente da noi, a seconda delle nostre concezioni di vita.
Per dirla con le parole del forista Ares, che esprime egregiamente il concetto:

"una persona è il prodotto delle sue emozioni,suoi pensieri, le sue paure, la visione delle cose e delle persone, il suo rapporto con ciò che è fisico e ciò che è astratto."


> io non mi sento orientata verso la bisessualità...q
> uesto significherebbe dire che un qualcosa di sconosciuto
> mi spingesse ad essere bisessuale,non è cosi'...

Perfetto questo pensiero, che condivido.

> io
> sono la bisessualità cosi' come sono simpatica
> o antipatica...sono IO e stà a me "decidere"se
> viverla o non accettarla cosi' come altre forme
> di me!

Tu sei la bisessualità, così come chi fuma è fumatore, o come chi è alcolizzato è alcolista, o come chi mangia solo vegetali è vegetariano, nel senso che ha fatto di quel modo di vivere il suo stile di vita. Concordi con me che alla tua espressione si potrebbe sostituire quella del forista Ares:
"una persona è il prodotto delle sue emozioni,suoi pensieri, le sue paure, la visione delle cose e delle persone, il suo rapporto con ciò che è fisico e ciò che è astratto."

Fondamentalemente possiamo dire che tu esprimi la sessualità, patrimonio di tutti, in un modo che ti aggrada di più e non in un modo che non poteva essere diversamente o che non può diventare diversamente. Per intanto chi è bissessuale dimostra appunto che si può andare in una direzione, ma anche nell'altra.

Il fatto che il desiderio di un bisessuale per uno del sesso opposto non annulli il desiderio per uno dello stesso sesso non dimostra che la bisessualità sia un modo d'essere, esattamente come il desiderio di un cosiddetto etero per uno del sesso opposto non inficia il suo desiderio, magari forte e costante, per altre donne o, per le donne, per qualche altro uomo, (che magari sogna anche di notte)...mica per questo diciamo che è poligamo.

> per ora ti saluto che stò a pezzi comunque tornerò su
> ll'argomento
>
> besos [SM=x1248811]


Ti auguro di guarire presto.

[SM=g27811]
07/04/2007 15:39
 
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Solo una precisazione e vi lascio discutere per conto vostro, perchè non ho voglia di tornare sui soliti argomenti per l'ennesima volta...
Pyccolo, non puoi paragonare il fumo, l'alcool, od il mangiar vegetariano, che sono scelte squisitamente volontaristiche, con una sensazione che nasce dal di dentro, spontanea e profonda, come l'orientamento sessuale, che semplicemente decidi se assecondare o soffocare...
La bisessualità non è uno stile di vita... è una sensazione interiore... poi semmai decidi se adottare lo stile di vita da bisessuale, da etero o da quello che vuoi... a seconda di come ritireni di voler vivere la tua vita...

[Modificato da kiaroz 07/04/2007 15.43]



"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre." (A. Einstein)

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07/04/2007 18:25
 
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Re:
Scritto da: kiaroz 07/04/2007 15.39
---------------------------
> Solo una precisazione e vi lascio discutere per
> conto vostro, perchè non ho voglia di tornare sui
> soliti argomenti per l'ennesima volta...

Ok

> Pyccolo, non puoi paragonare il fumo, l'alcool,
> od il mangiar vegetariano, che sono scelte squisitamente
> volontaristiche, con una sensazione che nasce dal
> di dentro, spontanea e profonda, come l'orientamento
> sessuale, che semplicemente decidi se assecondare
> o soffocare...

Un thread di questa sezione ha per titolo " Siamo tutte un pò Bisex", la cui fonte è Arcigay.it.
In fondo potrebbe esserci in quest'affermazione una parte di verità, nel senso che tendenzialmente tutti possiamo essere di tutto e di più: omo, bisex, transex, pedofili, omofobi, misogeni, fedeli, infedeli, fumatori, drogati, alcolizzati, mistici, paterni e non, materne e non, cleptomani o genorosi...etc. etc. elenco infinito.
Nessuno è paterno se non lo sente. Nessuna è materna se non lo sente. Nessuno è omo se non lo sente. Nessuno è pedofilo se non lo sente. Nessuno è infedele se non lo sente profondamente. Nessuno è cleptomane se non lo sente e via dicendo per ogni sentimento umano.
Sensazione deriva da sentire. Ogni sentire parte dalla ns struttura pensante.
Una sensazione non può nascere spontaneamente senza una ragione, da cui scaturisce.
Non è possibile che ad un certo punto della vita spunti una sensazione, così, di punto in bianco, e tu debba decidere solo se assecondarla o meno...come dire che domani mi sveglio e, tò, ma guarda che strano, mi sento portato irresistibilmente per le pecore (giusta per dirne una senza riferimento alcuno).

> La bisessualità non è uno stile di vita... è una
> sensazione interiore...

Nessuno lo nega...ma da dove è partita questa sensazione?
Sicuramente da un'altra sensazione, la quale a sua volta è partita da altre, fino a raggiungere quella iniziale.

Perchè devi pensare che si è insediata a prescindere da ogni altra tua considerazione e dalla tua volontà, come qualcosa da subire volente o nolente?

Un conto è dire che ti sta bene e che senti come tuo l'attuale orientamento e che lo vive liberamente ed a dispetto di ogni critica e di ogni atteggiamento contrario (tutti dovrebbero rispettare questa tua scelta senza discriminarti o isolarti),
altra cosa è dire che così sei nata o che esso ti è piombato addosso e tu non hai potuto far altro che accettarlo e conviverci. Delle due soluzioni quale ti appagherebbe di più?
Quella della libera scelta delle tue aspirazioni o quella dell'imposisizione di un orientamento? Mi riferisco anche a quello etero, pechè nessuno potrebbe essere costretto ad amare un a persona del sesso opposto, in quanto c'è anche la libertà di scegliere di vivere da soli (fatto che potrebbe essere considerato anche un orientamento).










07/04/2007 19:23
 
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Infatti io puntualizzavo sul fatto che la similitudine col drogato o l'alcolizzato o il vegetariano non regge... se invece mi parli di tendenze sessuali, piuttosto che di fedeltà, generosità, tendenze paterne, ecc. posso accettarlo... hai fatto un unico calderone di concetti molto diversi!!
Comunque io non ho assoluatmente detto che uno un bel giorno si svegli con una sensazione nuova... sicuramente quella sensazione faceva già parte di lui (vedi infatti la problematica del fatto se si nasce o si diventa bisessuali...)
Solo che un bel giorno questa sensazione, che giaceva assopita in lui, si fa preponderante, oppure viene in superficie per 1000 possibili motivi... ed allora ci si trova di fronte al bivio se viverla o se soffocarla e continuare a fare come se nulla fosse...
Le sensazioni, per la stessa etimologia della parola, vengono dai sensi, non sono spiegabili razionalmente, nè volontaristicamente...
Continui a fraintendere il concetto di libera scelta...
La libera scelta sta nel decidere se viversi in un certo modo o no... ma non nel decidere se sentire o non sentire determinate cose... quelle accadono, in noi, irrazionalmente, volenti o nolenti...


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07/04/2007 22:55
 
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Re:

Scritto da: kiaroz 07/04/2007 19.23
Infatti io puntualizzavo sul fatto che la similitudine col drogato o l'alcolizzato o il vegetariano non regge... se invece mi parli di tendenze sessuali, piuttosto che di fedeltà, generosità, tendenze paterne, ecc. posso accettarlo... hai fatto un unico calderone di concetti molto diversi!!
Comunque io non ho assoluatmente detto che uno un bel giorno si svegli con una sensazione nuova... sicuramente quella sensazione faceva già parte di lui (vedi infatti la problematica del fatto se si nasce o si diventa bisessuali...)
Solo che un bel giorno questa sensazione, che giaceva assopita in lui, si fa preponderante, oppure viene in superficie per 1000 possibili motivi... ed allora ci si trova di fronte al bivio se viverla o se soffocarla e continuare a fare come se nulla fosse...
Le sensazioni, per la stessa etimologia della parola, vengono dai sensi, non sono spiegabili razionalmente, nè volontaristicamente...
Continui a fraintendere il concetto di libera scelta...
La libera scelta sta nel decidere se viversi in un certo modo o no... ma non nel decidere se sentire o non sentire determinate cose... quelle accadono, in noi, irrazionalmente, volenti o nolenti...




Partiamo dal presupposto che sia fidato ciò che tu sostieni:
Le tendenze sessuali sono già definite in noi dalla nascita ed aspettano solo di manifestarsi.
Credo tu includa ogni tendenza sessuale.
Poi dici che queste sensazioni non sono spiegabili razionalmente, nè volontaristicamente.
Si dovrebbe perciò dedurre la giustificazione di qualunque di questi comportamenti, perchè non decisi da noi, ma da una sorta di predisposizione contro nulla si può se non accettarlo e decidere di viverlo o di reprimerlo.
Ok?

Allora, se la razionalità non centra nulla, se la volontà non ha parte, se tutto è stato già predisposto a nostra insaputa e indipendentemente da ogni nostra volontà, PERCHE' SI DOVREBBE INFIERIRE CONTRO I PEDOFILI E NON CAPIRLI E PERDONARLI? In fondo che colpa ne hanno essi, visti che la natura non li ha premiati?
Perchè dovrebbero essere puniti, o essere costretti a reprimersi a vita?
Perchè infierire contro l'incesto?
Se uno stupratore non riesce, pur volendo, a sopire ed a razionalizzare il suo istinto per quale motivo dovrebbe essere punito? Che ne può lui di sentimenti prepotenti che si affacciano in lui e che lui non riesce, volente o nolente, a controllare e reprimere?

Questo stesso ragionamento ognuno poi potrebbe farlo suo e si potrebbe giungere alla giustificazione di ogni cosa.
Ti pare logico?






08/04/2007 00:02
 
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hola!
concordo sul fatto che la bisessualità come l'eterosessualità e cosi' via facciano parte comunque di un'unica sfera e che poi stà a noi concepire questa come parte di sè...che sia la fantasia,il pensiero,l'emozione,comunque tutto nasce dal nostro IO interiore,ogni singola persona vive ed assimila un'energia e degli "imput"differenti ma tutto nasce e cresce da dentro,dalla ricerca,conoscimento ed affermazione della propria identità...io in tutta sincerità non sò spiegarti la motivazione della mia bisessualità...di certa c'è solo l'affermazione di ciò che sento...è anche vero che tornando a ritroso e ripensando al mio passato,all'infanzia e all'adolescenza avevo già captato molti segnali soltanto che ancora non avevo la presa di coscienza...l'unica certezza che ho adesso è che finalmente,scusami il giro di parole,ho preso coscienza di chi sono e ne sono ben felice,perchè nella società che ti spara continuamente solo modelli di vita etero,permettimi che nel momento in cui si rivela ai miei occhi l'esistenza di ciò che mi rispecchia,non è poco,è come ti ripeto un identificarsi,ma non per dimstrare nulla a nessuno,ma solo,e scusa se è poco,per amor proprio ...se leggi il mio primo post,quello di presentazione,io mi definisco bisessuale da sempre,questo perchè come ti dicevo prima già da piccola sentivo l'attrazione per l'essere umano in sè e non per il suo genere,poi crescendo sono riuscita a ricollocarmi in questa identità...
poi te fai l'esempio del fumatore e dell'alcolizzato come stili di vita,però quelli sono stili di vita creati dalla dipendenza,io non mi sento dipendente dalla mia sessualità e men che meno dai miei sentimenti...perchè qui si parla di sessualità,ma,almeno per quanto mi riguarda,il sentimento e l'amore per una persona è ciò che più conta,il suo genere non m'importa,io m'innamoro della personalità di una persona non del suo sesso...non sono dipendente da nulla

un'altra parentesi...scusami ma non puoi pensare neanche lontanamente che un pedofilo o uno stupratore debba poter essere libero di vivere il proprio essere per la serie di motivi che hai elencato...i pedofili e gli stupratori sfogano il loro istinto animalesco senza il consenso dall'altra parte,la loro è una malattia,è ben diverso da ciò di cui stiamo discutendo ciò di sentimenti non dimenticarlo,non stiamo parlando di sesso come fossimo macchine!

vabbè probabilmente non avrai capito una mazza visto come mi esprimo...ma la scrittura non è mai stato il mio forte...se vuoi ti faccio un dipinto visto che li' mi esprimo sicuramente meglio


[SM=x1249104]
08/04/2007 00:56
 
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Re:
Scritto da: aguasky 08/04/2007 0.02
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Carissima,

tralascio la prima parte, perchè si complicherebbe a dismisura il discorso. Posso concordare sul fatto che tutto nasce all'interno del proprio io, che è poi in definitiva un altro modo per significare la propria struttura pensante, struttura linguistica che, per ciò che si pensa, deve rendere conto solo a se stessa in prima istanza, ed in secondo istanza al prossimo qualora esso vi fosse in qualche modo connesso. Per ora penso che possa bastare per vederci in qualche modo concordi.


> poi te fai l'esempio del fumatore e dell'alcolizzato
> come stili di vita,

Non ne ho parlato in termini di stile di vita, ma di affermazione di un proprio desiderio o di un proprio modo di sentire. Sia il fumatore che l'alcolizzato giungono a quel percorso, a quelle conclusioni, per una qualche ragione e, dopo esservi giunti, sentono come proprie ed indispensabili le espressioni di quelle loro necessità.
I desideri, dopo tutto, qualunque essi siano, possono indurre dipendenza. Anche il desiderio dell'amore dell'affetto, possono indurre dipendenza...la privazione di essi, così come l'astinenza, possono indurre grandi sofferenze.
Tutte queste cose vanno viste e comprese sul piano della desiderio, desiderio che può risultare spesso infrenabile ed irrinunciabile.

> però quelli sono stili di vita
> creati dalla dipendenza,io non mi sento dipendente
> dalla mia sessualità e men che meno dai miei sentimenti...

Tutti possiamo divenire dipendenti dalla sessualità e dai sentimenti. Riuscire a controllarli è, oltre che possibile, anche una grande vittoria del proprio io pensante.
Potrei portare degli esempi freschi freschi, che mi vedono coinvolto, indirettamente, da alcuni giorni. E' tosto controllare i propri sentimenti e le proprie emozioni...tosto, ma non impossibile.

> ...per quanto
> mi riguarda,il sentimento e l'amore per una persona
> è ciò che più conta,il suo genere non m'importa,

Sì certo, gli affetti ed i sentimenti puri per l'essere umano possono non essere gli stessi che coinvolgono una persona quando tenta di scegliere qualcuno/a secondo il proprio orientamento sessuale.
L'affetto e l'amore per la mamma, il papà, i figli, i parenti, i nonni, gli amici è un sentimento diverso da quello che nasce da qualche forma di attrazione sessuale.
Anch'io provo sentimenti di affetti indipendentemente dal genere di persona, ma non sono di natura sessuale.

> m'innamoro della personalità di una persona non
> del suo sesso...non sono dipendente da nulla

Anch'io sono innamorato della personalità di Rita Levi Montalcini e non, ovviamente, del suo sesso.
Non è vero che non si possa essere dipendente dalla personalità altrui...ad esempio un figlio può essere condizionato e dipendente dai sentimenti di affetto paterno o materno, fino al punto di starci male in alcune circostanze. Si può persino dipendere dai sentimenti di affetto per un animale.


> un'altra parentesi...scusami ma non puoi pensare nean
> che lontanamente che un pedofilo o uno stupratore
> debba poter essere libero di vivere il proprio
> essere per la serie di motivi che hai elencato...

Non ho detto che debba essere lasciato libero, ma che lui senta forte ed inopportuna l'ingerenza altrui nei suoi sentimenti per i ragazzi o le ragazze di una certa età. Anche lui sente e dice che quella è la sua natura e che contro quella natura non può nulla.

> vabbè probabilmente non avrai capito una mazza visto
> come mi esprimo...ma la scrittura non è mai stato
> il mio forte...se vuoi ti faccio un dipinto visto
> che li' mi esprimo sicuramente meglio

Ti sei espressa benissimo, egregiamente, ma ciò che può eventualmente dividerci è la concezione dell'origine del concetto di orientamento.
Per me è un percorso del pensiero umano, dal quale si può anche retrocedere o si può decidere di continuare a vivere, per te è un fattore innato che è comparso e che sarebbe comparso indipendentemente da tutto, contro cui non è possibile fare nulla. Però quando poi dobbiamo trasferire ad altri fenomeni questo stessso ragionamento i conti non tornano, come ho potuto dimostrare.

> [SM=x1249104]
---------------------------

Buona notte. [SM=x1248810]

Pyccolo
10/04/2007 12:57
 
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pyccolo la prossima volta che paragoni gli orientamenti sessuali di qualunque genere alla pedofilia ti banno.
Lo ritengo estremamente offensivo per chi scrive e chi legge, sperando ovviamente che tra chi ci legge non ci siano dei luridi pedofili.
Ritieni questo un secondo avvertimento.



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c'era un sociologo che diceva (se mi sente l'ordine degli psicologi non mi fanno fare nemmeno l'esame di stato!)datemi dei bambini e io li farò diventare ciò che volete (un medico, un dottore, un architetto...)
questo esperimento detto così non è mai stato fatto..ma una cosa simile sì..quanti ce ne sono stati che hanno dimostrato qunto le pressioni sociali influiscono sul nostro comportamento e sulle nostre idee, sui nostri ragionamenti, sui nostri sentimenti.
perchè dico questo..
ci sono molti sostenitori con altrettanti esperimenti scientifici (fatti in maniera razionale!) che dimostrano che i bambini all'inizio non hanno preferenze specifiche, solo piano piano iniziano a creare una loro identità.
i bambini si toccano, si esplorano..indifferentemente dal sesso..poi i genitori dicono, no questo non si fa..
per cui il fatto che ci sia molta confusione è lecito.
le variabili rimangono comunque moltissime..il fatto che noi nasciamo potenzialmente bisessuali tutti è (diciamo così, abbastanza studiato e non dico approvato, ma nemmeno smontato)un ipotesi abbastanza valida..e come ogni buon paradigma, finchè non ce ne sarà uno migliore noi terremo buono questo..
il fatto che sorge la domanda, nasciamo o diventiamo bisessuali nasce dal fatto che finchè noi non decidiamo la nostra strada sono gli altri a sceglierla..e di solito quella strada è l'eterosessualità..
quindi noi "torniamo" ad essere bisessuali, questo viene considerato una "rinascita" o semplicemente un "diventare"..in realtà non abbiamo mai smesso..
10/04/2007 13:32
 
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Infatti è quello che sostengo da molto tempo.
Ma questo è importante ribadirlo.



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comunque..una cosa..
Pyccolo..secondo me tu ti celi un pò troppo spesso dietro la retorica..di psicologia un pò me ne intendo e ti assicuro che le leggi che vigono dentro di noi non seguono proprio quelle razionali che girono, diciamo, in superficie..
10/04/2007 17:45
 
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Re:

Scritto da: crazyshock 10/04/2007 13.34
comunque..una cosa..
Pyccolo..secondo me tu ti celi un pò troppo spesso dietro la retorica..di psicologia un pò me ne intendo e ti assicuro che le leggi che vigono dentro di noi non seguono proprio quelle razionali che girono, diciamo, in superficie..


Cara Crazy... sei entrata da poco, ma l’hai già saputo mettere a fuoco!! [SM=x1248831]


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10/04/2007 17:49
 
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E se no la quasi-psicologa, questione di un paio di mesi poi sarà a psicologa vera, a cosa la teniamo a fare???



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Re: Re:

Scritto da: pyccolo 07/04/2007 22.55



Partiamo dal presupposto che sia fidato ciò che tu sostieni:
Le tendenze sessuali sono già definite in noi dalla nascita ed aspettano solo di manifestarsi.
Credo tu includa ogni tendenza sessuale.
Poi dici che queste sensazioni non sono spiegabili razionalmente, nè volontaristicamente.
Si dovrebbe perciò dedurre la giustificazione di qualunque di questi comportamenti, perchè non decisi da noi, ma da una sorta di predisposizione contro nulla si può se non accettarlo e decidere di viverlo o di reprimerlo.
Ok?

Allora, se la razionalità non centra nulla, se la volontà non ha parte, se tutto è stato già predisposto a nostra insaputa e indipendentemente da ogni nostra volontà, PERCHE' SI DOVREBBE INFIERIRE CONTRO I PEDOFILI E NON CAPIRLI E PERDONARLI? In fondo che colpa ne hanno essi, visti che la natura non li ha premiati?
Perchè dovrebbero essere puniti, o essere costretti a reprimersi a vita?
Perchè infierire contro l'incesto?
Se uno stupratore non riesce, pur volendo, a sopire ed a razionalizzare il suo istinto per quale motivo dovrebbe essere punito? Che ne può lui di sentimenti prepotenti che si affacciano in lui e che lui non riesce, volente o nolente, a controllare e reprimere?

Questo stesso ragionamento ognuno poi potrebbe farlo suo e si potrebbe giungere alla giustificazione di ogni cosa.
Ti pare logico?








Frena, frena...
Prima di tutto riconoscere la naturalità di una sensazione, non vuol dire giustificarla!!!
Poi non puoi assolutamente paragonare pedofili e stupratori con omosessuali, ecc... Quelle sono condotte liberamente scelte, perché l’interessato sa benissimo come dovrebbe comportarsi, ma non lo fa!! e per giunta sono condotte dannose, per se stesso e per gli altri...
Tu, anche parlando con Aguasky, hai centrato la tua arringa parlando di istinti primordiali o di desideri irrinunciabili... ma io non ho affatto parlato di queste cose!!!! l’istinto è una spinta irrazionale e bestiale che la ragione dovrebbe saper controllare... Io invece parlo di sensazioni a livello interiore e personale, a livello di introspezione, di ascoltarsi... che non necessariamente si estrinsecano...
Poi, se ci tieni a parlare di scelta, ti ribadisco che la scelta sta nel decidere se vivere o no in una certa maniera... cioè se vivere la propria tendenza sessuale (qualsiasi essa sia!) alla luce del sole, oppure se soffocarla (e questo ovviamente non porta danno a nessuno, al limite al diretto interessato!)... Ma non si può certo scegliere di sentire o non sentire determinate cose...
Io posso dire: “Ho fame!” oppure cercare di autoconvincermi che non ho fame, ma non potrò cancellare la sensazione reale di fame nel mio stomaco...


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10/04/2007 19:40
 
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Re: Re: Re:
Scritto da: kiaroz 10/04/2007 17.55
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>
> Frena, frena...
> Prima di tutto riconoscere la naturalità di una sensa
> zione, non vuol dire giustificarla!!!

Perciò, secondo te, esisterebbero sensazioni naturali anche se non si è disposti a giustificarle?
A cosa ti riferisce, per esempio?
Vuoi alludere alla pedofilia o all'incesto o allo stupro?

> Poi non puoi assolutamente paragonare pedofili e
> stupratori con omosessuali, ecc...

Carissima avvocato, dove hai letto del paragone?
Figurati se con voi uno si lasci scivolare sull'ingenuità. Restituisco perciò al mittente.

> Quelle sono
> condotte liberamente scelte, perché l’interessato
> sa benissimo come dovrebbe comportarsi, ma non
> lo fa!! e per giunta sono condotte dannose, per
> se stesso e per gli altri...

Questo è ciò che pensi tu, che penso io, ma che non sono disposti a pensarlo quei signori. Lasciali liberi e vedrai che sono numerosissimi e sapranno sicuramente trovare le basi culturali, logiche, morali, sociali, mediche psicologiche e naturali per far valere le loro ragioni.


> l’istinto è una spinta
> irrazionale e bestiale che la ragione dovrebbe
> saper controllare...

L'istinto non è una spinta irrazionale e bestiale che agisce in proprio, indipendentemente dalla ragione e dall'economia di ogni essere umano. L'istinto è esattamente niente di più niente di meno che una sensazione interiore e personale "a livello interiore e personale, a livello di introspezione,
di ascoltarsi... che non necessariamente si estrinsecano..."
Non è diverso, nè meno nobile, tantomeno bestiale.
Ho spezzato una lancia a favore dei tanto discriminati istinti.

> ... Ma non si può certo scegliere
> di sentire o non sentire determinate cose...

Come no...altrochè che si può scegliere, sempre che sia rimasta intatta la capacità del libero arbitrio e non sia stata compromessa durante l'esistenza di ciascuno di noi (molto difficile, perchè, purtroppo, siamo tutti un pò fregati)...(non esistono sensazioni innate). Se ciò fosse, si potrebbe sempre rimediare rifommattando...basta volerlo e dedicarvisi. Diversamente siamo quello che siamo e dobbiamo accontentarci di vivere come meglio possiamo, ricavandone la maggiore soddisfazione possibile, salvo dover fare i conti, per certe nostre abitudini irrinunciabili, con la società che ci circonda.

> Io posso dire: “Ho fame!” oppure cercare di auto
> convincermi che non ho fame, ma non potrò cancellare
> la sensazione reale di fame nel mio stomaco...

Lo stimolo della fame è un meccanismo che si origina all'interno del nostro organismo, dimostrabile.
La decisione di mangiare o meno spetta a noi. Gli anoressici, ad esempio, decidono, in barba alla stimolo, di non mangiare.
Fanno bene? Dal loro punto di vista sì, dal tuo, dal mio, no.
Il bulimico, per contro, decide di ingozzarsi. Fa bene?
Dal suo punto di vista sì, dal tuo e dal mio no.
Dato che la normalità è costituita da pasti sani, genuini possibilmente, perchè queste persone decidono di discostarsi dalla normalità della fame che induce ed invita naturalmente ad un pasto sobrio ed appetitoso, per mantenere in forma l'organismo?
Eppure, dal loro punto di vista, stanno bene così...si accettano così, si organizzano così...e guai a chi interferisce.
Certo sì, dico io e dirai tu, fanno bene, anzi benissimo ad accettarsi così, guai se così non fosse, ma...ecco, sì, ci sono molti "ma"... ma a noi che ce frega se a loro sta bene così?
Non deve fare ciascuno come meglio crede per sè?

Tanti saluti

Pyccolo









10/04/2007 19:58
 
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Re:

Scritto da: !NeveCheVola! 10/04/2007 17.49
E se no la quasi-psicologa, questione di un paio di mesi poi sarà a psicologa vera, a cosa la teniamo a fare???



mah..veramente una laurea in psicologia già ce l'ho..ma come dice ancora il mio profiletto qui accanto..sono ancora junior..
ma tra qualche mese in effetti ragazzi..eheheheheheheheh..divento senior prima che nel sito mi sa
[SM=x1248874]
[SM=x1248902]
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