Ciao a tutti, sono nuova, mi chiamo Caterina. Premetto che sono iscritta da pochissimo, e sono certa che qualcun altro avrà già iniziato una discussione autoreferenziale come questa, mi scuso in anticipo ma avrei bisogno che qualcuno di voi mi aiuti a capire meglio la mia situazione, senza pregiudizi!

Ho 23 anni e sono stata impegnata in storie eterosessuali fino ad adesso, a circa quindici anni e poi a diciannove mi è capitato, però, di baciare due donne (ero single, non tradirei mai). E mi è piaciuto. Esattamente quanto mi piace baciare un uomo, nè più nè meno.

Di una delle due ragazze ero, credo, innamorata, o meglio, dicevo a me stessa che le volevo bene come un'amica, ma in realtà la trattato da "fidanzata" e ho sofferto moltissimo perchè lei non ricambiava le mie attenzioni e i miei sentimenti nonostante mi abbia baciata (ha preso lei l'iniziativa, e ancora oggi non mi spiego il perchè). Col tempo ho capito che lei è stato il mio primo e disastroso amore... ma lì per lì non l'avevo capito!

con gli anni ho anche capito, e accettato, di essere attratta dal corpo femminile. Sinceramente non sono mai andata oltre questi due baci con le donne, ho avuto storie (e rapporti) solo con uomini, ma più passa il tempo più capisco che non mi verrebbe assolutamente "difficile" o "strano" andare a letto con una donna, nel caso in cui mi piacesse molto, ovvio. La stessa identica cosa provo cn gli uomini, non sono il tipo che va a letto con il primo che incontra, purtroppo o per fortuna non so, riesco a provare "desiderio" solo quando una persona la conosco, ci parlo, e mi piace anche e soprattutto a livello intellettuale!

La domanda vi sembrerà stupida ma...
sono davvero bisessuale?
Finora non mi ero posta il problema, e per carità, non sono un'amante delle etichette, ma secondo voi quello che vi ho raccontato è sufficiente a qualificarmi come tale?

ciaooo! Piacere, sono Ale :D

Buongiorno La Verde :)
Non sono autorevole come il Grande Puffo ma posso azzardare qualche spunto in risposta al tuo contributo.
Ognuno di noi ha la sua storia personale e forse quello che cerchiamo continuamente di fare non è "etichettarci" ma semplicemente capirci :) Per cui: è logico che tu ti ponga questa domanda, assolutamente non stupida. Del resto, da quello che intuisco dalle righe che hai condiviso con noi sento che è nella tua natura andare a fondo nella conoscenza delle cose, delle persone, e -di conseguenza- di sé stessi.
Mi limito a dirti questo: credo che più di tutto sia rilevante la disposizione d'animo. Al di là di esperienze e/o etichette, penso che sia l'interiorità del singolo quello che davvero conta. Se per te è la "persona" che fa la differenza e questo trascende la sua appartenenza di genere, forse hai già raggiunto una tua risposta.
Spero di poter esser stata utile, un saluto :)

Ciao caterina mi ritrovo in quello che hai scritto...
ritrovo la mia esperienza e il mio desiderio. A questo punto credo che entrambe possiamo chiamarci tali :)
io sono sempre stata molto aperta mentalmente in merito al sesso, penso che in camera da letto ognuno possa fare quello che crede e vuole e tutto è lecito , l importante è che non riguardi bambini animali e che l altra persona sia consenziente.
A volte mi chiedo se questa mia apertura mentale non potesse essere un indizio al mio orientamento sessuale.....