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Il MIT a Bologna ottiene case per transessuali

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    gerryff
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    00 31/01/2008 15:13
    (Sperando sempre di avere azzeccato la sezione giusta ....)
    Dal Corriere di Bologna

    "Il Comune dà tre alloggi parcheggio a transessuali che hanno forti difficoltà a trovare casa. È la parte integrante della convenzione che Palazzo d'Accursio ha firmato con il Mit, il Movimento identità transessuale. Si tratta di una convenzione che per tre anni dà al Mit tre alloggi nel centro della città in comodato gratuito, che potranno essere usati da cittadini italiani o stranieri (in regola) e utenti del Consultorio del Mit con gravi difficoltà. Cioè in fase di uscita dalla prostituzione, con problemi di abbandono familiare, malattia, grande disagio abitativo. Il Movimento, che deciderà con l'utente il periodo di ospitalità, si dovrà occupare poi di aiutarlo a trovare una nuova casa. Il Mit dovrà anche provvedere di tasca sua ai costi di gestione degli appartamenti."

    Veramente una bella notizia !!!!!
    Speriamo produca buoni risultati visto che il problema casa e' molto sentito a Bologna e che non si produca una "guerra tra poveri" .


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    Colui al quale i pregiudizi correnti non suonano paradossali, non ha ancora sufficientemente riflettuto.
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    Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici.
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    kiaroz
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    00 04/02/2008 16:42
    Speriamo che queste iniziative si moltiplichino... [SM=g27811]


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    coccole2000bsx
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    00 13/02/2008 05:09
    Mi piacerebbe capire perchè dovrebbe essere una buona notizia.
    La notizia è che a parità di condizioni (difficoltà abitativa, disagio sociale, problemi economici, ecc.) un transessuale iscritto al MIT potrà avere una casa comunale in comodato gratuito (cioè gratis, senza passare per un bando, un concorso o una graduatoria). Mentre un non transessuale, o un transessuale non iscritto al MIT, che si trovi nelle stesse identiche condizioni, non potrà avere questo stesso vantaggio, ma dovrà pagarsi la casa di tasca propria o cercare di accedere alle graduatorie delle case popolari.
    E dov' è la buona notizia? Si chiama "lobby", ed è il modo peggiore di intendere un servizio pubblico.
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    gerryff
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    00 20/02/2008 12:41
    1) le transessuali , che vogliono uscire dalla prostituzione, si trovano in una condizione di oggettivo svantaggio.
    Per quanto riguarda la situazione (almeno quella bolognese) sul mercato degli affitti funziona cosi':
    - tra lavoratori e studenti vengono preferiti i lavoratori;
    - tra lavoratori vengono preferiti militari, dipendenti pubblici e/o ingegneri rispetto a chi e' operaio.
    - tra gli studenti (che vengono dopo i lavoratori) vengono preferiti gli iscritti ad ingegneria o medicina (all'ultimo posto vengono quelli del DAMS).
    - al di sopra di tutti, vengono preferite/i donne e trans che si prostituiscono (garantiscono ovviamente un affitto molto piu' esoso).

    2) le case assegnate sia da Comune che da ACER (Azienda Casa Emilia Romagna) non avvengono solo tramite bando, ma per le persone in oggettivo svantaggio (vi e' una legge regionale se non sbaglio che li identifica ma adesso non la ricordo) avviene assegnazione diretta in comodato gratuito.
    Pertanto, se tali alloggi (in ogni caso temporanei) vengono assegnati ad ex-carcerati, down, anziani in difficoltà etc..... non capisco perche' non li debbano avere anche le trans (potrei anche sostenere che gli ex-carcerati si arrangino e diamole alle trans che le amo di piu'.... ovviamente non e' il mio pensiero reale ma e' giusto un dire provocatorio).

    3) I bandi pubblici per assegnazioni di case popolari o alloggi ERP li conosco benissimo: vengono costruiti con un massimale di reddito (sarebbe l'ISEE ma per comodita' chiamiamolo reddito) ed un minimale di reddito, il motivo per cui esiste questo minimale è dovuto al fatto di impedire che ad esempio un gioelliere che dichiara al fisco 10.000 Euro annui (e' successo sul serio a Bologna), e quindi un evidente evasore del fisco, ottenga un alloggio popolare.
    Ebbene, una trans che si e' prostituita finora, trattandosi di reddito illecito, e' evidente che non puo' dichiaralo pertanto avrebbe reddito=0 pertanto esclusa dalla possibilità di poter presentare domanda.

    Premetto comunque che le politiche di welfare andrebbero un po' riviste in questo Paese (e questo per tutti) ... ma da questo aparlare di lobby delle trans ce ne passa......
    (poi credo che abbiamo lobby un pochino piu' fastidiose: tassisti, albi professionali etc....)


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