00 08/03/2008 04:43

Ecco, forse era proprio questo il punto a cui volevo arrivare (grazie Kiaroz per la precisazione: intuivo il messaggio,ma non volevo azzardarmi ad interpretare troppo!)...

Anche io credo che la distanza tra un individuo ed un altro (in termini di sensazioni suscitate, personalita`, etc.) sia molto maggiore rispetto alle differenze che si possono riscontrare tra i due sessi; xo` non posso nemmeno negare che le due categorie ,(maschietti e femminucce), si avvicinino ad alcuni degli stereotipi che normalmente vengono loro attribuiti, nonostante ( e per fortuna!) non li rispecchino totalmente.
Quindi, nello stesso modo in cui ci si potrebbe aspettare saggezza in un vecchio ed immaturita` in un giovane, ci si aspettano certe prerogative in un carattere femminile piuttosto che in uno maschile e viceversa. Poi, ovviamente, nella realta` ci sono le debite eccezioni e, come gia` detto, le singole individualita` sono molto piu` forti di questa "base genetica" (e ripeto:per fortuna!)

Era in questo senso che intendevo la differenza di approccio, almeno nel mio immaginario, verso un uomo od una donna. Quest`elucubrazione non si rispecchia nella vita di tutti i giorni, almeno non a livello conscio e spero di poter arrivare al punto di non esserne influenzata neanche a livello inconscio. Ascoltare i pareri altrui puo` essere un primo passo verso questo obiettivo...oppure, semplice curiosita`!


Per quanto riguarda quello che diceva gerryff sui sentimenti sempre dietro l`angolo, concordo da un lato, mentre sono in disaccordo dall`altro.
I sentimenti ci sono sempre, anche verso un amico o un semplice conoscente; si possono anche rafforzare molto tramite l`abitudine ( e spesso molte relazioni si tengono in piedi soltanto grazie a quest`ultima, ahime`!)
Pero` anche se, a volte, la linea tre amicizia ed amore puo` essere molto sottile (non mi riferisco al sesso), credo che sia facile rendersi conto quando la si puo` oltrepassare e quando no.

L`amore, in fondo, e` profondo egoismo, soltanto che il raggiungimento della propria felicita` consiste nel vedere realizzata la felicita` della persona amata, anche a scapito della nostra, perche` in lei ci identifichiamo e da lei vogliamo prendere tutto il possibile; quindi il dare diventa uguale al ricevere ed il cerchio si chiude in un bellissimo paradosso. Mentre l`amicizia, forse, e` piu` altruistica: i sacrifici che siamo disposti a fare per un amico sono infinitamente minori, ma piu` incondizionati.
Per quanto si possa voler bene ed affezionarsi ad una persona, se non si sente di poter vivere in simbiosi con lei, allora non la si potra` veramente amare.