Bello.
Mi è molto piaciuto.
Martin Scorsese deve molto però al film originale Infernal Affairs girato ad Hong Kong nel 2002, a cui lo sceneggiatore si è fortemente ispirato modificando solo ambientazione e personaggi, mentre Scorsese ci ha ovviamente messo del suo.
Sarà che ad Hong Kong, e in Cina in generale, Scorsese è cosiderato un grande, in fondo lo è in tutto il mondo, ma diversi suoi film hanno ispirato svariate produzioni, quindi si potrebbe dire che a suo modo ha voluto ricambiare il favore.
E finalmente devo dire che era ora che dopo Gangs of New York e The Aviator, Scorsese tornasse a Scorsese: gangster movie dalle parti di Quei bravi Ragazzi, Casinò, ma più di tutti il meraviglioso Mean Streets che se ricordo bene è del 1976 e che rivedrei molto volentieri.
Di Caprio e Damon sono le due facce della stessa medaglia.
Buono il primo, Billy Costigan, di umili origini con famiglia pseudo-mafiosa irlandese alle spalle da cui riscattarsi e che per questo entra in polizia e diventa subito suo malgrado un infiltrato, cattivo il secondo, Colin Sullivan, che si infiltra nella polizia essendo figlioccio del boss Frank Costello, interpretato da un magistrale Jack Nicholson che rende molto bene il suo personaggio ai limiti della follia e del grottesco, e in diverse scene ricorda tanto il diavolo de Le Streghe di Eastwick.
La cosa che mi ha colpito di più è stato vedere quanto il Metodo stia plasmando anche Di Caprio, come ha fatto a suo tempo con De Niro. E infatti in certi dialoghi mi è sembrato proprio di vedere De Niro da giovane: stesse espressioni, stessa tensione nel cercare di frenare la propria forte carica emotiva che fa apparire il personaggio di Billy Costigan quasi al limite della nevrosi.
Matt Damon resta ormai fermo nella sua fissità espressiva...non ce n'è...non si smuove più... (al pari direi dell'ultimo Nicolas Cage di cui sento la mancanza di quando era davvero bravo in Via da Las Vegas).
A far sfondo a tutto ciò c'è la città di Boston (tra l'altro patria natìa di Damon) in cui nessun personaggio esce vincitore, ma si salvano solo i departed, i defunti, gli unici ormai paradossalmente in grado di sfuggire alla legge del gruppo che cerca di inglobarti e di sfruttarti sia dal lato dei buoni, la polizia, che dal lato dei cattivi, la mafia, irlandese in questo caso.
Piccola nota curiosa: la scena in cui Frank Costello(Nicholson) incontra il suo pupillo Colin (Damon) nel cinema, verrà ricordato per un improvviso movimento di Costello che all'arrivo di Colin si alza d'improvviso aprendo l'impermeabile e mostrando un grosso pene finto! Ecco, questa è stata un'idea di Nicholson, avuta la sera prima di girare e comunicata solo a Scorsese, con ovvia sorpresa di Damon e della troupe!!!
Grande Jack!
Voto: ********