[Modificato da coccole2000bsx 30/01/2007 11.34]
Scritto da: coccole2000bsx 30/01/2007 11.34 Sono risultati talmente rincuoranti che mi fanno pensare al fatto che tra qualche anno, con il naturale ricambio delle generazioni, potremo tranquillamente considerarci pronti per una situazione "spagnola", alla Zapatero per intenderci (per chi non lo sapesse nella cattolicissima Spagna è stato introdotto il matrimonio omosessuale con tutti i diritti parificati, anche quello all' adozione, e gli spagnoli - pur cattolici in maggioranza - sono all' 80% favorevoli a questo provvedimento). In Italia invece c' è chi da parte cattolica è già pronto, quando tra pochi giorni si dovrebbe arrivare all' approvazione delle Unioni Civili, a promuovere contro di esse un referendum abrogativo. Ebbene, i risultati del sondaggio dell' Eurispes sono confortanti perchè fanno capire che un eventuale referendum del genere, pur nella cattolicissima Italia, probabilmente lo vinceremmo! [Modificato da coccole2000bsx 30/01/2007 11.34]
Scritto da: coccole2000bsx 30/01/2007 14.46 Sì neve, ma in quell' occasione era la parte laica che aveva promosso un referendum abrogativo di una legge (la legge 40 sulla procreazione assistita) che riteneva ingiusta, per cui i promotori (i laici in quel caso) dovevano far prevalere i SI' per poterla abrogare. La Chiesa Cattolica, non riuscendo a far vincere i NO, ha promosso una campagna astensionista invitando a non andare a votare, e così facendo non ha fatto raggiungere il quorum. In questo caso invece è la parte cattolica che intende promuovere il referendum, e quindi saranno loro, i promotori questa volta a dover far vincere i SI' all' abrogazione, e saremo noi (i favorevoli al mantenimento della legge) ad avere in questo caso le due armi: far vincere i NO, oppure far saltare il quorum invitando a non andare a votare. In questo caso la Chiesa potrà solo invitare a votare SI', perchè se invitando all' astensione fa saltare il quorum, la legge sulle Unioni Civili rimane in vigore.