Sono bisessuale e profondamente credente, ma...

...con l'atteggiamento sempre più fondamentalista dei nuovi clericali mi sono sempre più allontanata dalla Chiesa.

Sono profondamente credente ma mi considero una laica. Non frequento la Chiesa se non quando sento il bisogno di ritrovare Gesù in un modo magari più intenso di come lo sento ogni giorno. Credo in Dio e in Cristo ma la Chiesa in quanto istituzione mi lascia sempre più perplessa nei suoi atteggiamenti e nelle sue prese di posizione, nonchè assoluta ingerenza, non solo nella vita delle singole persone ma anche in quella dello Stato, cosa questa inaccettabile dato che lo Stato deve essere sempre e comunque laico. A meno che non si parli di Città del Vaticano.

Ora, nel mio lungo percorso che mi ha portato alla consapevolezza, all'accettazione di me stessa e soprattutto ad una grande serenità mentale e spirituale, il rapporto con certi precetti che mi erano stati inculcati (madre e sorelle molto religiose e spesso litighiamo su questo..), ha avuto una parte davvero importante. Soprattutto perchè ha reso questo cammino irto di ostacoli e profondamente doloroso: come potevo io accettare di essere un individuo rifiutato da una Chiesa che avrei voluto abbracciare e nella quale magari avrei voluto trovare conforto? Come potevo accettare di essere così quando mi è stato insegnato che l'omosessualità è sbagliata, contro natura, inaccettabile, una patologia addirittura da cui si può guarire...e infine qualcosa che mi poneva agli occhi di Cristo come una possibile reietta, un essere da condannare e castigare...e mi sono punita moltissimo negli anni. Mia sorella ad esempio rifiuta questa mia natura anche se comunque cerca di volermi bene e si augura che mi passi proprio perchè per i nostri precetti, la mia è una condizione inaccettabile e che mi condanna all'ostracismo da parte della Chiesa.
Mi hanno punita i miei sensi di colpa, la profonda tristezza che accompagnava la visione di una bella donna che suscitava in me determinate emozioni, la consapevolezza che avrei dato un dolore a chi mi vuole bene perchè questo mio essere mi allontana dalla luce di Dio (e come ha detto qualcuno "l'inferno non è quello che immaginiamo...l'inferno è essere lontani dalla Luce di Dio")
Se a questo si aggiunge che io addirittura ho una duplice sessualità, quindi maggiormente condannabile sia dalla Chiesa che dalla società in generale, si comprenderà quanto sia stato devastante in certi momenti riuscire a fare pace con i miei demoni e soprattutto a far pace con me stessa e con Gesù, che ritengo un mio fratello ma che forse a differenza di mia sorella mi ama profondamente per quella che sono, per la mia imperfezione terrena, e che spesso nei momenti di maggiore sconforto mi ha accolta alla fine tra le Sue braccia quando mi rifugiavo nella Sua Casa chiedendogli di non respingermi, di volermi bene lo stesso, di perdonarmi per quella che sono. La lotta intestina che si è svolta nel mio animo e nella mia mente è stata davvero lacerante soprattutto alla luce di altri eventi che si sono svolti nella mia vita e che un giorno mi hanno addirittura portata ad intraprendere la psicoterapia dato che avevo l'impressione di stare perdendo la ragione.
E ora sono qui, ho fatto davvero pace con me stessa, ho, con le unghie e con i denti, acquisito la mia serenità almeno in questo...ho acquistato forza e ogni tanto mi capita di vedere un barlume di quella Luce da cui mi ero allontanata per mia scelta, non perchè qualcuno mi avesse cacciata, ma per vergogna e per indegnità.
In conclusione, non riesco ad accettare ciò che dice la Chiesa in questo campo, come pure non accetto tante altre cose, ed è per questo che ribadisco che io sono credente ma resto una persona libera ma soprattutto laica e non intendo comunque, almeno per ora, convertirmi ad altre religioni.
Il culto di Cristo è il mio culto.

Modificato da !NeveCheVola! 16/11/2006 17.15

Purtoppo la Chiesa costituisce un grosso problema per tanti omosessuali credenti... Io ho alcune amiche che vivono male la loro condizione, o l'hanno vissuta male per anni, proprio a causa di questa incompatibilità coi dettami cattolici...
Io fortunatamente non ho una fede così profonda, sono credente ma non più molto praticante, per cui non l'ho mai vissuto come un grosso problema... però sicuramente se sentissi vicino a me una Chiesa che ACCOGLIE davvero, anzichè condannare, penso che vivremmo tutti più serenamente, ed anzi sicuramente se desse il buon esempio contribuirebbe a mitigare l'ostracismo della società verso chi non è eterosessuale...

a volte dico questa frase...
ringrazion dio di essere laico...

prima di prendere questa decisione ci ho pensato
mi sono informato...percarita'...non e' un discorso superficiale...

per tornare al discorso sessualita'...
lachiesa non lo accettera mai i pacs...
ma poi e' l'ipocrisia di tanta gente...che mi manda piu in bestia.

Carissima Neve, io ho sempre avuto un rapporto tutto mio con la Chiesa, ma più che altro con Cristo.
Io sin da piccina detestavo andare in Chiesa, mia madre mi obbligava e le dicevo: Che senso ha se non ascolto?
E lei rispndeva, parlando a volte come si parla ai bambini:
Non fa niente, devi andarci è un dovere.

No, amare Cristo è un piacere, non un dovere. E ho capito che la Chiesa e tanta gente di Cristo non ha capito una beata fava.
Dio è buono e misericordioso; noi siamo le sue pecorelle ma non siamo smarrite finchè vivremo del suo amore.
Ed Egli disse: Ama il tuo prossimo come te stesso.
Le varie stronzate sull'omosessualità, sulla masturbazione, la fornicazione e quant'altro non sono state certamente scritte nè dettate per Suo Volere.
Cristo ci ama, perchè diamo Amore, senza guardare com'è fatta una persona.
Io non vado ma a Messa, neppure per Natale..perchè so che Lui mi chiama nella sua Casa quando sa che ne ho bisogno.
Sa che mi piace esser solo io e Lui.
E nella sua Casa mi sento così piccola e lui mi chiama e mi accetta sempre nella Sua Infinita Misericordia.
Mi accoglie così come sono: una pecorella che pecca di gola, che non Lo ricorda sempre; una pecorella che a volte non ha tanta pazienza, di indole un po' troppo pigra.
Ma so che non considera peccato il mio amare una donna piuttosto che un uomo.
Perchè Cristo desidera amore tra noi, non guerre e violenze.

Carissima Neve, posso ben capire i rapporti non siano semplici con le persone della tua famiglia.
E mi spiace leggere, che sperano che ti "passi".
Immagino che la visuale di tua sorella sia difficile da cambiare e forse non sarebbe neppure del tutto giusto: ognuno vive la sua vita secondo le sue regole.
Spero solo che capisca che davvero l'amore va oltre ogni cosa.

E ricordati, non sei una peccatrice per Cristo: sei una dell percorelle che guarda con più amore perchè hai bisogno del Suo Sostegno.
Ti abbraccio forte carissima, con stima e sincero affetto Radha

ne parliamo?

C'era già un thread aperto da Nevechevola "Sono bisessuale e profondamente credente, ma..."...
Comunque possimao riprendere il discorso qui... (io però ora devo scappare!! )

infatti ora unisco le discussioni.

io odio la chiesa,la considero ipocrita e falsa.
non credo in dio..credo alle cose che vedo

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Scritto da: !NeveCheVola! 29/11/2006 17.40
infatti ora unisco le discussioni.

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:ghiglio:
scusssate!

Non ho ancora capito se credo o meno in Dio, sono però sicura che nella chiesa non farò mai affidamento.
Soprattutto nella maggioranza che la rappresenta, un mucchio di preti che disprezzano, inculcano messaggi che Gesù mai si è sognato di dire.. anzi, il primo e fondamentale messaggio di Gesù è proprio quello di amarsi, in quanto tutti fratelli.

Invece loro preferiscono definire debole e deviato un amore omossessuale, preferiscono attaccare chi sceglie determinate strade pur non danneggiando nessuno.

Che si guardassero dentro, e che la smettessero di coprire certi schifosi che si permettono di molestare i bambini. Ahinoi, esistono preti pedofili, ahinoi esistono preti (e soprattutto il papa) che proteggono preti pedofili.

Ecco, per queste persone solo una parola: Vergogna

scusate, ma quando parlo di chiese mi innervosisco. ...

[Modificato da .lizardqueen. 29/11/2006 18.05]